Caldo killer: Ivano muore mentre guida il trattore, c'erano oltre 40 gradi percepiti

Ivano Rizzato, storico barbiere di Padernello, se n’è andato così. Aveva 60 anni

Colpo di calore: Ivano muore mentre guida il trattore, c'erano oltre 40 gradi percepiti

di Redazione web

Si è sentito male dietro il distretto sanitario di via La Motta. Ivano Rizzato, storico barbiere di Padernello (Treviso), se n’è andato così. Aveva 60 anni. Nel primo pomeriggio di ieri, verso le 14, stava guidando il trattore sotto il sole cocente di una delle giornate più calde dell’estate, con un picco arrivato a 37,1 gradi e una temperatura percepita ben oltre i 40. Nonostante questo, non sembravano esserci problemi. Fino a poco prima aveva chiacchierato con alcuni amici. Di seguito, invece, è stato colto da un malore improvviso che si è rivelato fatale.

Sono subito scattati i soccorsi

Sul posto, a poche centinaia di metri dal suo salone, è intervenuto l’elisoccorso del Suem118 di Treviso. I sanitari hanno provato a rianimarlo con il massaggio cardiaco. E’ stato usato anche il defibrillatore per provare a scongiurare fino all'ultimo l'arresto cardiocircolatorio. Ma non c’è stato nulla da fare. E alla fine non è rimasto che constatarne il decesso. La notizia della scomparsa di Rizzato ha sconvolto Padernello. Anche sui social si sono accavallati messaggi e ricordi. “Stava bene. Niente faceva presagire quello che è successo – si legge – ricorderemo sempre con affetto il suo bellissimo sorriso, sempre disponibile per tutti”.

Record di malori per il caldo

In questi giorni si stanno moltiplicando i malori legati al gran caldo, tra colpi di calore, sincopi, svenimenti e disidratazioni. Solo nelle ultime 48 ore più di 10 anziani sono statti costretti a rivolgersi ai pronto soccorso degli ospedali trevigiani. I pazienti sono stati temporaneamente tenuti nell’area dell’osservazione breve intensiva. Dopodiché sono stati via via dimessi. Fortunatamente senza bisogno di arrivare al ricovero.

Anche il Suem è in allerta per il gran caldo. Si contano almeno 4 interventi al giorno in tutta la provincia. “L’attenzione è alta a fronte del bollino rosso per disagio fisico nell’intera regione – spiega Marialuisa Ferramosca, direttrice della centrale operativa del Suem di Treviso – fino a questo momento, comunque, non abbiamo assistito a una vera e propria impennata delle richieste di soccorso direttamente collegate al caldo. Si resta in media sui quattro interventi al giorno. In altre ondate di calore, invece, eravamo arrivati a contarne anche tra i 40 e i 50 al giorno”. L’ipotesi è che la sensibilizzazione e i bollettini diffusi a livello regionale abbiano indotto molte persone a muoversi con cautela.

Ieri a Treviso il termometro è arrivato a superare i 37 gradi. E la minima nel corso della notte è rimasta a un soffio dai 21 gradi. Livelli che fanno scattare l’allerta per il disagio fisico e i possibili colpi di calore. Questa ultima è di fatto la conseguenza più temuta. Si tratta di un incremento anomalo della temperatura dell’organismo oltre i 40 gradi. Si verifica quando i meccanismi del corpo per la dispersione del calore, come la sudorazione, non funzionano correttamente. E se non si interviene in fretta può risultare fatale. Tra gli effetti più diffusi ci sono poi proprio le sincopi. Cioè una temporanea ipoperfusione cerebrale dovuta a un calo della pressione.

“Se possibile meglio non uscire durante le ore più calde della giornata – non si stanca di ripetere Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca – meglio rimanere al riparo in casa in particolare tra le 12 e le 18, senza fare lavori in giardino o in orto e ricordandosi di bere molto per avere una giusta idratazione”. Raccomandazioni che valgono ancora di più per chi abita da solo ed è costretto a convivere con diabete, ipertensione e problemi di cuore.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Agosto 2023, 16:51
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