Un uomo di 49 anni era accusato di maltrattamenti e lesioni ai danni di una bambina di 2 anni. Una denuncia partita dal fratello della piccola che ha rivelato il motivo per il quale la sorellina presentava evidenti lividi sulle guance: «È stato il signore poco buono del pulmino», avrebbe detto il piccolo. E adesso l'aggressore è stato condannato.
La ricostruzione
I fatti risalgono al 19 gennaio del 2017 a Bevilacqua, in provincia di Verona, quando l'uomo svolgeva il ruolo di «assistente-scuolabus». Compito che comprendeva le mansioni di aiuto ai piccoli per salire e scendere dal mezzo, oltre alla loro sorveglianza e tutela. Il colpevole, un uomo di 49 anni di Verona, è stato ora condannato a risarcire per 3.500 euro i genitori della piccola. Per lui, nel corso dell’udienza, il pm aveva chiesto al termine della requisitoria la condanna a 3 anni e 9 mesi di reclusione, ma alla fine il giudice ha stabilito che dovrà pagare per il solo reato di lesioni. A dare l'allarme è stato il padre della piccola che avrebbe notato che la figlia, di ritorno dall'asilo, presentava «alcune ecchimosi sulla guancia destra e delle escoriazioni su quella sinistra». Così l'ha portata al Pronto Soccorso di Legnago dove i medici hanno rilasciato il preoccupante referto di «sospetta violenza su minorenne».
La violenza dell'uomo
Il padre ha subito deciso di rivolgersi alle maestre della bambina che tuttavia non hanno saputo dare spiegazioni su quanto accaduto. Ma ci ha pensato il fratello a rivelare quanto fosse accaduto: «È stato quel signore poco buono del pulmino». Il piccolo ha raccontato che il l'uomo avrebbe preso di mira la sorellina facendola piangere, stringendole la sciarpa e dandole anche dei «pugni in testa». Le stesse insegnanti, da un altro bimbo, avrebbero poi appreso che sempre lo stesso avrebbe «schiacciato la faccia» della piccola sul finestrino durante il tragitto di ritorno.
L'accusa
Secondo l'accusa, dunque, il 49enne avrebbe «con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, sottoposto la bambina di due anni, a lui affidata per ragioni di vigilanza e custodia sul bus, a maltrattamenti percuotendola più volte». L'uomo ha sempre respinto le accuse, affermando di aver svolto il proprio compito negando ogni responsabilità.
Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Marzo 2023, 19:55
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