Tir perde il controllo e schiaccia l'ambulanza, due morti e un ferito ad Ancona. Le indagini: «Andava troppo forte»

Il mezzo di soccorso era rimasto schiacciato dal semirimorchio, riducendosi a un ammasso di lamiere. Il bilancio: due morti e un ferito

Tir perde il controllo e schiaccia l'ambulanza, due morti e un ferito: «Andava troppo forte»

di Federica Serfilippi

Aveva perso il controllo del Tir in curva, finendo con l’invadere l’opposta corsia di marcia dove stava sopraggiungendo proprio in quel momento un’ambulanza della Croce Rossa di Senigallia. Il mezzo di soccorso era rimasto schiacciato dal semirimorchio, riducendosi a un ammasso di lamiere. Il bilancio: due morti e un ferito. La scena apocalittica s’era palesata il 28 novembre scorso, allo svincolo della Ss76 che conduce al casello dell’A14 di Ancona Nord, nel territorio di Falconara.

 

L’udienza

A otto mesi dalla tragedia, la procura ha chiuso le indagini e il gup ha fissato l’udienza preliminare: si terrà il 17 ottobre. A rischiare il processo è il 31enne romeno che era alla guida del mezzo pesante. Deve rispondere di duplice omicidio stradale per la morte dell’autista della Croce Rossa, il 28enne Simone Sartini, e del paziente che l’ambulanza trasportava, l’81enne Cosimo Maddalo. È accusato anche di lesioni causate a Serse Cardarella, il milite sopravvissuto, finito all’ospedale e dimesso con 40 giorni di prognosi. È assistito dall’avvocato Domenico Liso.

 

La ricostruzione

Stando a quanto ricostruito dalla procura, il ribaltamento del container sarebbe dovuto a un eccesso di velocità: la rampa sarebbe stata affrontata «a stretto raggio».

Il 31enne aveva accelerato «improvvisamente fino alla velocità di 39 km/h» determinando così lo spostamento del carico, consistente in 31 balle di fieno. Tale spostamento, dice la procura, aveva «causato il ribaltamento del complesso sulla corsia opposta, dove si trovava in transito l’ambulanza» condotta dal giovane volontario. Era morto sul colpo, così come il paziente che stava trasportando. Erano tutti e due residenti a Senigallia, così come il milite sopravvissuto, finito all’ospedale con traumi e fratture. Le indagini sono state coordinate dalla Polizia Stradale. Il 31enne, sotto choc per quanto accaduto, è assistito dall’avvocato Fabrizio Naspi.


Ultimo aggiornamento: Sabato 29 Luglio 2023, 17:48
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