La catena dei falsi legata alle note sullo stato di salute di Stefano Cucchi, dopo l'arresto, parte da Alessandro Casarsa, all'epoca comandante del Gruppo carabinieri di Roma. È quanto emerge dal capo di imputazione presente nell'atto di chiusura delle indagini.
In particolare i magistrati di piazzale Clodio contestano a Casarsa, Cavallo,Di Sano, Colombo Labriola e Soligo, il reato di falso ideologico.
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«In questi momenti di difficoltà emotiva per la nostra famiglia è di conforto sapere che coloro che ci hanno provocato questi anni di sofferenza in processi sbagliati verranno chiamati a rispondere delle loro responsabilità. È un'enorme vittoria per la nostra famiglia e la nostra giustizia», ha commentato Ilaria Cucchi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Marzo 2019, 12:21
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