Turchia, Erdogan posticipa l'ora solare
per le elezioni: nel paese è caos

Turchia, Erdogan posticipa l'ora solare ​per le elezioni: nel paese è caos

di Claudio Fabretti
L'orologio della Turchia gira per conto suo. Almeno da ieri, quando il presidente Recep Tayyip Erdogan ha deciso di posticipare il ritorno all'ora solare a dopo le cruciali elezioni anticipate del 1° novembre.





Ma l'ora di Erdogan non è quella di orologi computer, tablet e smartphone turchi, che si sono aggiornati automaticamente su quella solare. Così, in Turchia, regna la confusione. «Che ora è?», ironizzano i cittadini, sfogando sul web la frustrazione per il gesto paternalistico del presidente. «La Turchia è per la prima volta unita attorno a una domanda. Che ore sono?», scherza un utente di Twitter dove l'hashtag #saatkac («che ora è») è diventato tra i più popolari.



«Per le prossime due settimane in Turchia vige l'Eest l'Erdogan Engineered Standard Time», ironizza un altro utente di Twitter giocando con la sigla Eet, il fuso orario orientale di cui fa parte Ankara. I produttori di telefonini e computer hanno suggerito di togliere dalle impostazioni l'aggiornamento automatico dell'ora e cambiarla manualmente. In Turchia già altre volte era stato deciso di posticipare i cambi d'orari.



Solo che ora si deve fare i conti con il proliferare di telefonini e tablet. Ma niente ha potuto fermare lo zelo di Erdogan, che vuole garantire agli elettori un'ora di luce in più quando andranno alle urne. L'ora solare tornerà in vigore solo una settimana dopo, l'8 novembre.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Ottobre 2015, 07:26
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