PER I CENONI DI NATALE E CAPODANNO ALTO RISCHIO DI CONSUMARE CIBI CONTRAFFATTI

PER I CENONI DI NATALE E CAPODANNO ALTO RISCHIO DI CONSUMARE CIBI CONTRAFFATTI

di Isabella Pascucci
ROMA -Cenone di Natale a rischio contraffazione, con le truffe agroalimentari in agguato ai danni del patrimonio enogastronomico italiano, che vanta 243 prodotti Dop, Igp e Stg. Il rischio è di brindare con il prosecco fatto in casa usando il kit in vendita su Amazon, paradossale caso di taroccamento che il contrassegno di Stato per la denominazione d'origine, presente sulle bottiglie, può smascherare facilmente. Per la cena della vigilia attenzione, dice Coldiretti, al pangasio del Mekong venduto come cernia e al polpo del Vietnam spacciato per nostrano. Ma anche alle mozzarelle ottenute da latte in polvere, paste fuse e cagliate provenienti dall'estero.

Osservato speciale è anche l'olio extravergine d'oliva: tra le truffe più gravi c'è la deodorazione, ossia il trattamento con correnti di vapore a 70-80 gradi, perché gli oli ottenuti da pessime olive non presentino odori muffiti. A rischio anche il pane di Matera Igp che resta morbido dentro e con la crosta e croccante anche per 9 giorni: le imitazioni, a base di grano tenero, eccellono solo in gommosità.

Per un antipasto all'italiana, occhio alle olive, se c'è chi le denomina Doc con l'acronimo che sta a significare “Drupa Originale di Cerignola”. Il pericolo è l'uso di coloranti e la tossicità, con sterilizzazioni al di sotto dei 180 gradi a rischio botulino. Il vademecum del Corpo Forestale dello Stato insiste sull'osservazione di etichette, scadenze, ingredienti e additivi. Che almeno il buon appetito sia originale. .
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Dicembre 2012, 08:26
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