La lettera di un pentito di camorra: «Cari giovani, opponetevi alla criminalità o sarete distrutti come me»

La lettera di un pentito di camorra: «Cari giovani, opponetevi alla criminalità o sarete distrutti come me»
Pubblichiamo stralci della lettera del pregiudicato Bruno Buttone indirizzata ai pm di Napoli.



«Mi rendo conto che il ruolo apicale rivestito all’interno dell’organizzazione criminale, in cui per molti anni ho militato, ha potuto generare nei giovani una sorta di fascino e infatuazione che li ha condotti in un percorso concreto di vita di imitazione. (...).Da giovane anch’io ero convinto che le persone che appartenevano ad organizzazioni criminali fossero di scadente livello culturale. Invece, nel corso degli anni mi sono dovuto ricredere e ciò mi è toccato farlo proprio sulla mia stessa pelle. Per anni sono stato convinto che la causa scatenante della mia adesione al crimine organizzato fosse stata l’improvvisa scomparsa di mio fratello, vittima di camorra, una delle poche vittime di "lupara bianca" della storia di camorra di Marcianise. Sono diventato, pertanto, l’esatto contrario di ciò che mi ero prefissato di diventare nella mia vita. La vendetta non fa riavere indietro una cosa che è persa. Per rimanere circoscritti alla mia esperienza: non solo mio fratello non è più tornato, in più ho distrutto la mia vita e quella delle mie vittime. Ma, dopo anni di riflessioni e di meditazioni sulle reali motivazioni, mi sono dovuto ricredere: l’unica ragione risiedeva nella volontà di vivere uno stile di vita fatto di illeciti, di sete di danaro, di guadagno facile, di mania di protagonismo e niente altro.(...) Mi appello ai giovani affinchè non cadano nella tentazione della trasgressione e dei facili guadagni (per possedere il rolex, la moto o la macchina di lusso) perché i veri valori della vita sono tutt’altro quali la libertà, l’onestà, la cultura, l’amore per la propria famiglia e il rispetto della vita umana. Sappiate, ragazzi, che la camorra fa schifo, ha distrutto me, e, se non vi opponete, distruggerà anche voi e sta distruggendo tanti altri come me. Non fatevi travolgere, contrastatela, cambiate mentalità e cultura perché come in "Napoli milionaria", commedia di Eduardo De Filippo, vivere di illeciti non è male necessario per affermarsi nella vita».
Ultimo aggiornamento: Sabato 22 Marzo 2014, 10:51
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