Giubileo, firmato il protocollo sicurezza.
Gabrielli: "Siamo preoccupati, non allarmati"
di Flavia Scicchitano
Dopo le dichiarazioni di qualche giorno fa («Il Giubileo mi preoccupa dal punto di vista della sicurezza, perché è il primo Giubileo universale ma è anche il primo ai tempi dell'Isis»), Franco Gabrielli ritorna sull'emergenza sicurezza in vista dell'Anno Santo. Proprio nel giorno in cui viene siglato il protocollo d'intesa tra Camera di Commercio e Prefettura di Roma: formazione delle imprese, migliore capacità di accoglienza e collaborazione con le forze dell'ordine le linee guida per la sinergia tra esercenti e forze di polizia sul territorio.
«La scommessa - ha detto Gabrielli - è quella di aiutare l'economia buona, tutelare chi paga le tasse e rispetta le regole. Sennò i furbi avranno sempre la meglio». In pratica saranno organizzati corsi sulla sicurezza per i commercianti per spiegare le procedure in caso di emergenza: «Non vogliamo il commerciante poliziotto o spione - ha spiegato il presidente della Camera di Commercio Lorenzo Tagliavanti - ma un collaboratore che sa cosa fare quando serve: per esempio, se ci dovesse essere un problema alla metro».
Ma l'esercente dovrà anche aiutare i pellegrini nell'accoglienza: fuori dal negozio saranno esposte le informazioni con le lingue straniere parlate. La sperimentazione partirà dal Municipio I e dalla stazione Trastevere, con «l'ambizione, visto che siamo convinti della bontà di questo metodo - ha aggiunto Gabrielli - di estendere l'iniziativa a tutti i municipi». Martedì scorso la Cciaa di Roma ha stanziato 1 milione di euro per il Giubileo: 500mila per aiutare gli esercenti a garantire accoglienza, sicurezza e un'informazione corretta ai pellegrini.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Ottobre 2015, 10:46
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