Chiara Maci monogenitore di Bianca, lo sfogo: «Io, mamma single, mi sono dovuta giustificare per avere un passaporto»

La food blogger ha raccontato l'episodio in questura che l'ha molto turbata, ricevendo commenti contrastanti

Chiara Maci monogenitore di Bianca, lo sfogo: «Io, mamma single, mi sono dovuta giustificare per avere un passaporto»

di Redazione web

Chiara Maci, la nota food blogger, è monogenitore di Bianca, la figlia di 9 anni nata quando la conduttrice tv era single e non ancora impegnata con l'attuale partner, lo chef Filippo La Mantia. Nelle ultime ore ha scatenato dibattito un suo sfogo basato su un episodio di vita reale vissuto in questura a Milano. La Maci aveva necessità di rinnovare il passaporto della bambina, ma il trattamento ricevuto l'ha portata a raccontare i suoi sentimenti in un post su Instagram.  «In questura per rinnovare un passaporto nel 2023 ancora bisogna giustificarsi per essere monogenitore - ha scritto - sentendosi in colpa per qualcosa. Il tutto davanti a un bambino. Che grande paese che siamo».

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Chiara Maci, lo sfogo su Instagram

Chiara Maci si sfoga di ritorno dalla questura di Milano per rinnovare il passaporto della figlia Bianca, nata nel 2014. Dalle sue parole lascia capire che gli agenti le abbiano fatto domande sull'identità del padre - che la food blogger non ha mai reso pubblica - e questo l'ha profondamente ferita. «Eh, sa, è andata così», la risposta al motivo per cui Bianca ha solo la mamma. «L’ho buttata sul ridere, davanti a mia figlia - continua - Perché le lacrime agli occhi io le trattengo quando devo, me lo hanno insegnato le donne. Ma hanno fatto male a lei, prima che a me. A me hanno fatto male in 9 mesi di ecografie senza qualcuno che mi stringesse la mano, mi hanno fatto male all’anagrafe, ad ogni festa del papà, ad ogni modulo con doppia firma dove il mio era sempre mancante di qualcosa. Mi hanno fatto male le istituzioni, le pubblicità delle famiglie perfette, la normalità comunicata che è sempre stata solo una. È da quando ho partorito da sola che la diversità non mi fa più paura.
Perché diversa sono anche io. Mamma perché vogliono altri documenti? Perché non sanno fare il loro lavoro, amore».

Le reazioni

Il post ha generato un'ondata di commenti da parte dei sostenitori di Chiara, in cui si mostrano solidali e comprensivi della situazione.

Ma non tutti sono stati dello stesso parere, e qualcuno ha spezzato una lancia in favore degli agenti: «non dovrebbe dire che gli addetti agli uffici per il rilascio del passaporto non sanno fare il loro lavoro, perché loro agiscono secondo la legge. La legge in Italia protegge i minori. Pertanto qualsiasi richiesta le sia stata avanzata è sempre e comunque a tutela di sua figlia e non per stigmatizzare la sua “monogenitorialità”».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Settembre 2023, 10:23
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