Fedez: «Augurare il cancro a un bambino per lo Stato non è reato, bisogna intervenire contro l'odio social»

Fedez è andato alla Fabbrica del Vapore, a Milano, per la mostra fotografica "Supereroi", ideata e realizzata dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale Lombardia

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«Per lo Stato italiano augurare il cancro a un bambino di cinque anni non è reato. Questa cosa mi ha lasciato abbastanza perplesso", ha detto Fedez  parlando dal palco allestito nel centro espositivo alla Fabbrica del Vapore, a Milano, per la mostra fotografica "Supereroi", ideata e realizzata dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale Lombardia.

«Parliamo tanto di hate speech, di fomentare l'odio però se uno augura un cancro a un bambino di cinque anni non succede niente. Forse bisognerebbe intervenire da un punto di vista dei vuoti legislativi", ha aggiunto il rapper che poi ha pubblicato il suo intervento in una storia Instagram.

Il contrasto alla pedopornografia, all’abuso e all’adescamento online dei minori

Fedez è andato alla Fabbrica del Vapore, a Milano, per la mostra fotografica "Supereroi", ideata e realizzata dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale Lombardia.

Il progetto - a cura di Ester Lo Feudo, Marco Domizi, Giovanni Marcellino e con i testi di Rosy Della Ragione - si concentra sul lavoro svolto dalle forze dell'ordine nel contrasto alla pedopornografia, all’abuso e all’adescamento online dei minori.

(LaPresse)


Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Marzo 2024, 13:56
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