Già era difficile, adesso ancora di più. Motivo? Il tormentone della lite al ristorante, dopo il comizio di Enrico Letta, due mesi fa, agita il Pd di Frosinone e provincia. Ci sono questioni interne, beghe con i vertici romani, che sono riemerse prepotentemente e nessuno alla federazione provinciale nutre dubbi: è fuoco amico quello che ha fatto circolare il video, le urla tra Ruberti e il sindaco di Giuliano di Roma, Adriano Lampazzi, le frasi shock «devono chiedere scusa o li ammazzo» rivolte a Francesco De Angelis e al fratello Vladimiro.
Se era una partita non facile quella delle elezioni politiche - che quella sera non erano ancora nemmeno ipotizzate - si è ulteriormente complicata.
GLI SVILUPPI
Lo scontro interno, adesso è lampante, era già nato sulle candidature alle regionali del 2023. Quella per il presidente, con De Angelis e il consigliere regionale Mauro Buschini a sostenere Daniele Leodori alle primarie per il dopo Zingaretti, e quella per gli aspiranti consiglieri. Nel 2018 il ticket vincente è stato Buschini-Battisti, ma proprio Ruberti avrebbe chiesto un passo indietro al primo - uscito indenne dalla vicenda Allumiere che gli era costata la presidenza del Consiglio regionale - per garantire il successo della compagna. Per questo non era stato visto di buon occhio l'invito a Daniele Leodori a Patrica, il 18 maggio, mentre a Roma si lavorava per una candidatura di Enrico Gasbarra senza passare per le primarie. Per questo non è piaciuta neanche la presenza all'Eur, l'8 giugno, quando Leodori ha annunciato il suo impegno diretto.
I PROBLEMI
A questo punto è difficile condurre una campagna elettorale, con Salvini ad esempio che è già venuto da queste parti, senza tener conto dei veleni degli ultimi giorni. Il partito ci proverà, ma fra tattiche e strategie e con un occhio all'appuntamento per le regionali che saranno immediatamente dopo le politiche, dato che Zingaretti dovrà lasciare la presidenza una volta eletto alla Camera. Qui l'incognita è Buschini, il quale dovrà scegliere se andare da solo sganciandosi dal suo mentore politico De Angelis, oltre a confermare o meno il ticket con la Battisti. In questo clima, i big del partito - a cominciare proprio da Letta - sceglieranno di fare campagna a Frosinone sapendo quanto accaduto o eviteranno? Era già difficile, ma adesso...
Giovanni Del Giaccio
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Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Agosto 2022, 10:46
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