Morti, feriti, distruzione. Dai bombardamenti delle forze alleate sulla Ciociaria sono passati ottant'anni e ancora oggi è indelebile il ricordo del dramma patito dalle popolazioni durante la Seconda guerra mondiale dopo l'8 settembre 1943, giorno dell'annuncio dell'armistizio.
Frosinone, Ferentino, Anagni, Ceccano, Vallecorsa, i comuni del Cassinate (da Pontecorvo a San Vittore del Lazio, da Cervaro ad Aquino, da Esperia a Piedimonte fino a Sant'Elia, Villa Santa Lucia e Roccasecca) e la stessa città martire sono stati bersaglio di tonnellate di esplosivo sganciate dai bombardieri. Migliaia le vittime civili, gli sfollati, le famiglie in cerca di un riparo sicuro. Devastazione ovunque e centri distrutti totalmente, come Cassino sulla linea Gustav, o quasi completamente, come Ferentino e Frosinone. Se Cassino è stata insignita della medaglia d'oro al valore militare, gli altri centri sono stati decorati con quella al merito civile. In qualche caso è d'oro, in altri è d'argento o di bronzo.
Ora è in arrivo un riconoscimento collettivo per l'alto tributo pagato durante il conflitto bellico.
«Desidero ringraziare a nome di tutti i cittadini della provincia il ministro Piantedosi, che ha curato, con grande entusiasmo e abnegazione, tutte le iniziative che hanno portato a questo prestigioso riconoscimento - ha dichiarato Di Stefano -. Per il 25 aprile a palazzo Jacobucci organizzeremo una cerimonia per la consegna ufficiale della medaglia d'oro a cui prenderà parte il ministro. Renderemo omaggio alle vittime, onoreremo il coraggio dei sopravvissuti e continueremo a custodire nel nostro cuore il patrimonio di sacrificio e di speranza che ci ha portati fino a qui» ha concluso Di Stefano.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Marzo 2024, 11:44
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