Arriva la tassa su Facebook e Whatsapp: «Per sanare il debito e frenare il gossip»

Arriva la tassa su Facebook e Whatsapp: «Per sanare il debito e frenare il gossip»
Un tassa sull'uso dei social network come Facebook e Whatsapp perché incoraggiano il pettegolezzo é stata varata dal parlamento dell' Uganda. Lo segnala il sito della Bbc. L'imposta, che dal primo luglio dovrebbe colpire fra l'altro anche Twitter e Viber, sarà di 200 scellini ugandesi al giorno (circa 3 centesimi di euro e mezzo) ed era stata auspicata dal presidente Yoweri Museveni perché necessaria «far fronte alle conseguenze dell'olugambo», come in Uganda si chiama il gossip.

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La tassa é inserita in un pacchetto di varie nuove imposte, tra cui una sui pagamenti elettronici, che ufficialmente servono per abbattere il debito pubblico.
Esperti e almeno un grande service provider hanno sollevato dubbi sull'applicabilità dell'imposta e sottolineato la difficoltà di identificare gli accessi ai social. Quando in marzo Museveni propose la tassa, critici del provvedimento sostennero che legge in proposito avrebbe limitato la libertà di espressione. L'accesso ai social in Uganda fu bloccato durante le elezioni presidenziali del 2016 e Museveni, ora da oltre 30 anni al potere, spiegò che il provvedimento era stato preso per «fermare la diffusione di menzogne.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Giugno 2018, 14:42
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