Parigi, uomo colpisce con martello e coltello i passanti alla Gare de Lyon: «Odio per la Francia». Ha documenti italiani

«Sono venuto per uccidere» ha detto sotto interrogatorio l'uomo di nazionalità maliana

Terrore a Parigi, uomo colpisce con martello e coltello i passanti alla Gare de Lyon: «Voglio uccidere, odio per la Francia». Ha documenti italiani

di Redazione web

Torna la paura a Parigi, stavolta alla gare de Lyon, la stazione dove questa mattina un uomo di nazionalità maliana, con regolare permesso di soggiorno in Italia, ha colpito con coltello e martello i passanti. Un gesto che tutto lascia pensare sia frutto dei «problemi psichiatrici» che lui stesso, appena arrestato, ha ammesso di avere e per i quali è seguito dagli specialisti a Torino: «Sono venuto per uccidere» ha detto sotto interrogatorio. Gli inquirenti francesi invitano alla prudenza, visto anche che su TikTok c'è un account di cui sembra responsabile Sagou Gouno Kassogue, l'accoltellatore, in cui si dichiara un fortissimo risentimento contro la Francia.

Sale la tensione in Francia in vista delle Olimpiadi

Nel Paese, a meno di 6 mesi dall'apertura dei Giochi olimpici di Parigi 2024, torna a salire la tensione nonostante il piano di prevenzione antiterrorismo Vigipirate non sia più a livello di «massima allerta» da un paio di settimane. La serie di accoltellamenti - l'ultimo a inizio dicembre costato la vita a un giovane turista tedesco sotto la Tour Eiffel - non sembra esaurirsi.

 

Tutti gli assalitori hanno in comune problemi psichiatrici, quando non sono schedati come a rischio radicalizzazione. Non era questo il caso di Kassogue, che secondo quanto trapelato, non aveva precedenti in Italia, Paese in cui è arrivato nel 2016, ha chiesto asilo e ottenuto un regolare permesso di soggiorno nel 2019: «Un documento in corso di validità - ha confermato il prefetto di Parigi, Laurent Nunez - che gli consente di spostarsi in altri Paesi». Una circostanza, questa, che ha riattizzato le polemiche in Francia: «Bisogna sospendere Schengen» ha tuonato il polemista di estrema destra Eric Zemmour. «Non è un fatto isolato, il governo non ci dà informazioni» fa eco François-Xavier Bellamy, capolista dei Républicains alle Europee.

Polemiche anche in Italia

Polemiche anche in Italia, dove il vicepremier Matteo Salvini ha sottolineato che l'accoltellatore «era sbarcato a Pozzallo il 22 agosto 2016, durante il governo Renzi. Non è la prima volta che una 'risorsà arrivata in Italia semina il terrore in Europa», «la difesa dei confini italiani è la difesa dei confini europei».

 

L'aggressione in stazione: un ferito grave

Erano le 7:35 del mattino quando il maliano - che sotto interrogatorio avrebbe dichiarato di essere giunto a Parigi il 1 febbraio e di aver dormito in strada - si è accovacciato vicino ad una scala mobile.

Poi, in silenzio, ha appiccato il fuoco al suo zaino. Quando alcuni passanti si sono avvicinati per capire cosa stesse facendo, l'uomo li ha aggrediti con un coltello e un martello che aveva nelle mani. Uno, ferito gravemente all'addome, è in prognosi riservata, gli altri due hanno ferite leggere. Bloccato da altre persone, poi fermato dalla polizia ferroviaria, non ha gridato nulla durante l'aggressione né dopo l'arresto. Ha dichiarato il suo problema psichiatrico e in tasca gli sono stati trovati farmaci - in particolare un antipsicotico e un antiepilettico. Aveva anche un biglietto con un appuntamento in un ospedale psichiatrico di Torino dove sarebbe seguito da 7 anni e dove sarebbe stato anche ricoverato. In serata, il suo stato di fermo è stato revocato perché «incompatibile» con il comportamento emerso durante la giornata. È stato ricoverato nell'infermeria psichiatrica della prefettura. I primi accertamenti hanno rivelato un «profilo da senzatetto» e «assenza di elementi di religiosità». Il prefetto ha prima escluso la pista terroristica, ma poi fonti dell'inchiesta hanno invitato alla prudenza. Questo perché gli interrogatori seguenti e l'esame dell'attività di Kassogue sui social ha sollevato più di un interrogativo.

 

I video deliranti su TikTok

In particolare un conto a suo nome su TikTok - ma l'effettiva paternità è tutta da dimostrare - sul quale l'assalitore, con barba, capelli rasati e occhiali neri, si rivolge all'obiettivo con discorsi che assomigliano a prediche. In uno dei video, del 2 dicembre scorso, si legge «R.I.P. (riposa in pace) fra 3 mesi, che Allah mi accolga in paradiso». In altri video esprime una fortissima avversione, con parole di odio, nei confronti della Francia, che «non deve essere mai perdonata dall'Africa» e che «è diventata il peggior nemico dei maliani». Notizie di fonti giornalistiche francesi vicine all'inchiesta affermano che, agli inquirenti, Kassogue ha detto di essere arrivato dall'Italia «per commettere la sua azione»: «volevo uccidere qualcuno», ha precisato. Gli inquirenti lo ritengono più un «cospirazionista» che critica «l'Occidente e il colonialismo» ma senza segnali di radicalizzazione islamista. Nel pomeriggio, quasi a conferma di questa spirale di atti violenti ormai incontrollabili in Francia, un radicalizzato schedato «S» è stato arrestato nel centro di Lione mentre minacciava i passanti con un coltello in mano.


Ultimo aggiornamento: Sabato 3 Febbraio 2024, 22:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA