«Mai bandiera bianca con la Russia». L’Ucraina replica a Papa Francesco

Kiev: «Qualcuno propose a Hitler di negoziare?». Il Vaticano: «Mai chiesta la resa»

«Mai bandiera bianca con la Russia». L’Ucraina replica a Papa Francesco

di Mario Landi

«Alzare bandiera bianca? La nostra bandiera è gialla e blu, non ne alzeremo mai altre». L’Ucraina respinge l’appello del Papa pur ringraziandolo «per le sue costanti preghiere per la pace», e per voce del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba sottolinea senza mezzi termini: «Il più forte è colui che, nella lotta tra il bene e il male, si schiera dalla parte del bene invece di tentare di metterli sullo stesso piano e chiamarli “negoziati”. Quando si parla di bandiera bianca - afferma ancora Kuleba - conosciamo questa strategia del Vaticano dalla prima metà del XX secolo ma invitiamo a evitare di ripetere gli errori del passato e a sostenere l'Ucraina e la sua popolazione nella lotta giusta per la vita». Ancora più netti i toni del post pubblicato dall'ambasciata ucraina presso la Santa Sede dopo l'intervista del Papa alla Radio televisione Svizzera: «Quando si parla della terza guerra mondiale, è necessario imparare le lezioni dalla seconda guerra: qualcuno allora ha parlato seriamente di negoziati di pace con Hitler e di bandiera bianca per soddisfarlo?», si chiede in una nota.

Anche dalla Francia arriva una secca presa di posizione: «Come si fa a pensare che di fronte a una potenza espansionista, a un paese imperialista, ci si possa permettere di fare un passo di lato? Significherebbe dargli la possibilità di approfittarne per andare avanti. Noi dobbiamo parlare lo stesso linguaggio della Russia, quello dei rapporti di forza», sottolinea la ministra degli Esteri francese, Stéphane Séjourné, in un'intervista a La Tribune Dimanche.

Dal canto suo, il Vaticano cerca di attenuare gli effetti delle dichiarazioni di Papa Francesco: «Il Papa usa il termine bandiera bianca, per indicare la cessazione delle ostilità, la tregua raggiunta con il coraggio del negoziato. Il Papa ha affermato chiaramente: “il negoziato non è mai una resa”», precisa il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni.

Anche Mosca entra nella discussione fornendo la sua versione dell’intervista del Pontefice: «Papa Francesco non sta parlando a Kiev, ma all'Occidente, che usa l'Ucraina come "uno strumento" per le sue "ambizioni», sostienela portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova.

Intanto Kiev accusa la Russia di aver lanciato «circa 50 volte da droni granate con gas lacrimogeno soffocante del tipo cloropicrina nella zona di Zaporizhzhia». E il presidente ucraino Volodymyr Zelensky scrive: «La follia russa deve perdere questa guerra».

riproduzione riservata ®


Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Marzo 2024, 06:50