Lockdown a Shanghai, il governo sguinzaglia i cani robot: «Per mantenere l'ordine»

I cittadini di Shangai iniziano a dare segni di cedimento e a protestare alle finestre e le autorità cinesi sguinzagliano i cani robot e i droni

Lockdown a Shanghai, il governo sguinzaglia i cani robot: «Per mantenere l'ordine»

di Niccolò Dainelli

Cani robot mantengono l'ordine nelle strade. Non si tratta di una delle più celebri puntate della serie Tv Netflix «Black Mirror», in cui dei cani robot tengono a bada gli uomini arrivando fino a ucciderli, ma è quello che sta accadendo per le strade di Shangai. Le autorità cinesi stanno schierando droni e cani robot per tenere l'ordine tra la popolazione della metropoli sconfinata, stanca delle restrizioni del lockdown imposto a fine marzo. 

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Secondo il referente dalla cina de Il Corriere della Sera, questa è la misura attuata dalle autorità cinesi per mantenere l'ordine. Sui social cinesi spopolano i video e le immagini dei cani robot per le strade di Shangai. Scene tra l'apocalittico, l'ansiogeno e il farsesco

Strade deserte, svuotate dal traffico e dagli abitanti, sono attraversate da robot a quattro zampe, tutt'altro che i migliori amici dell'uomo. Sono robot metallici rdiocomandati che diffondono istruzioni con un altoparlante fissato sulla dorso dell'animale pieno di bulloni: «Restate a casa, indossate la mascherina, lavatevi spesso le mani, prevenite la pandemia con metodi scientifici».
 

E mentre i, nemmeno troppo, simpatici animaletti metallici zampettano per le vie di Shangai scatenando ilarità tra la popolazione. Il volo dei droni tra i palazzi della città ha destato non poche preoccupazioni e l'allarme dei cittadini. In molti, infatti, nella notte si affacciavano dalle finsetre delle proprie abitazioni per urlare il loro malcontento e le autorità cinesi hanno trovato questa contromossa per scoraggiare i «riottosi» del lockdown a tempo indeterminato. In molti, infatti, su Weibo il Twitter cinese hanno espresso il loro timore di essere identificati dai droni. 

«Controllate il vostro desiderio di libertà. Non aprite le finestre per cantare o gridare, questo accresce il rischio di trasmettere il coronavirus», scandisce la registrazione diffusa dal drone.
 

Dietro l’operazione dei cani meccanizzati e dei droni c’è il tentativo delle autorità di proiettare un’immagine di «scientificità tecnologica» nella gestione di questa crisi sanitaria. E anche la difficoltà di impiegare un numero ancora più elevato di «umani» nella «battaglia di Shanghai».


Anche oggi i numeri dei contagi sono in lieve aumento: poco più di 27mila, anche se nella stragrande maggioranza asintomatici o con sintoni lievi. Dall’1 marzo, quando è cominciato l’allarme Omicron, a Shanghai sono stati individuati circa 250mila casi, il 96% asintomatici; poche decine i malati in «condizioni critiche»; nemmeno un morto, nelle dichiarazioni delle autorità. Eppure, ormai da tre settimane, 26 milioni di persone sono chiuse in casa.


 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Aprile 2022, 14:33
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