«Bimbo di tre anni tra i profughi chiusi nelle gabbie nel centro di detenzione in Bosnia»

«Bimbo di tre anni tra i profughi chiusi nelle gabbie nel centro di detenzione in Bosnia»
E’ stato riferito che un bambino di 3 anni fa parte dei 12 rifugiati filmati mentre sono chiusi nelle gabbie in un centro di detenzione in Bosnia. Le due famiglie irachene, composte da sette adulti e cinque bambini, sono state recluse in una struttura per i profughi vicino al confine di Klobuk, nel paese dell'Europa orientale, strette in piccole celle, con pareti di reti metalliche. Uno dei detenuti, come riporta l’Independent, ha filmato l'acaduto e l'ha inviato a Are You Syrious (AYS), un'organizzazione benefica pro-migranti, che ha pubblicato la clip.

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Le persone che attraversano la Bosnia dal Montenegro a Klobuk, se tentano di entrare illegalmente, sono trattenute nel blocco di detenzione: i rifugiati sono trattenuti in attesa di espulsione e il gruppo iracheno è stato arrestato lunedì.
I funzionari di frontiera hanno negato il maltrattamento, aggiungendo che le celle erano dotate di aria condizionata, riscaldamento e nno erano chiuse a chiave: “La polizia di frontiera della Bosnia-Erzegovina – hanno fatto sapere in una nota - nega il trattamento inumano dei migranti nella sua struttura al valico di frontiera di Klobuk”.
La polizia di frontiera ha affermato che i rifugiati sono rimasti nella struttura per due ore prima che la polizia montenegrina li prendesse in custodia, mentre AYS ha fatto sapere che in realtà sarebbero stati trattenuti anche di notte: “È questa lo standard per trattare e detenere attualmente il gruppo più vulnerabile del pianeta, i rifugiati? – si legge in un post sul sito web di Medium - Qualcuno alla fine metterà in discussione e condannerà i metodi e la violazione dei diritti umani?”.
A seguito della decisione di alcuni paesi dell'Unione Europea (UE) come l'Ungheria e la Croazia di chiudere i confini ai rifugiati, le persone hanno trovato nuove rotte per viaggiare verso l'Europa occidentale e la Bosnia dal gennaio 2018 è diventata un paese chiave. Il confine di Klobuk è nella regione meridionale della Bosnia, ma gli attivisti hanno spesso criticato il comportamento della polizia croata nei confronti dei rifugiati ai confini nord-occidentali del paese.
Due piccole città nell'estremo angolo nordoccidentale del paese, Bihać e Velika Kladuša, sono diventate un rifugio per migliaia di persone in fuga da conflitti, persecuzioni e povertà", ha concluso un rapporto di Amnesty International, pubblicato lo scorso mese. Nel report si legge inoltre che 24.000 persone sono entrate in Bosnia ed Erzegovina nel 2018, sono state ospitate in centri di accoglienza improvvisati istituiti con finanziamenti dell'UE.
"Le condizioni nei centri sono inadeguate - ha sottolineato Amnesty International - Oltre alle preoccupazioni per la sicurezza, le persone che hanno parlato con Amnesty International si sono lamentate della scarsa igiene, della mancanza di acqua calda, di lunghe code per i pasti e di cure mediche inaccessibili".
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Aprile 2019, 16:50
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