Tim, Labriola ad. «Il piano avanti in continuità»

L’assemblea ha eletto la lista del cda con la conferma dell’ad uscente. A Merlyn due posti e uno a Bluebell

Tim, Labriola ad. «Il piano avanti in continuità»

L’astensione di Vivendi ha aperto lo scenario previsto con la vittoria della lista del cda e la conferma di Pietro Labriola alla guida di Tim, sebbene fortemente osteggiato da Parigi, contraria alla vendita della rete a Kkr a un prezzo molto basso. Ieri in assemblea, svoltasi da remoto per il decreto Covid, alla presenza di una maggioranza risicata del 50,44%, che ha approvato il bilancio 2023, ma non la politica di remunerazione e le modifiche al piano di stock option, la lista presentata dal board uscente ha ottenuto il 48,97%, eleggendo i primi sei nomi vista la riduzione del plenum a 9: Alberta Figari alla presidenza, Labriola, Giovanni Gorno Tempini, Paola Camagni, Federico Ferro Luzzi, Domitilla, Benigni. Dalla lista depositata da Merlyn Partners, che ha ottenuto il 2,38% dei voti, sono stati tratti Umberto Paolucci, ex presidente di Microsoft Europa e Stefano Siraqusa, ex vicedg di Tim fino a dicembre 2022 e dalla lista depositata da Bluebell Capital Partners Limited che ha ottenuto l’1,01% dei voti, è stata tratta Paola Giannotti De Ponti.

I soci hanno eletto anche il collegio sindacale dalla lista presentata da Vivendi che ha ottenuto il 75,39% dei voti e si è dunque qualificata come lista di maggioranza: Francesco Fallacara (presidente), Anna Doro, Massimo Gambini, Francesco Schiavone Panni, Mara Vanzetta.

Il consigliere anziano Paolucci ha convocato il primo consiglio per oggi alle 13,30 a Milano: verranno attribuite le deleghe a Labriola. Poi al cda successivo verranno esaminati i requisiti di indipendenza e costituiti i comitati.

«L’assemblea segna un importante continuità nel piano che stiamo portando avanti per proseguire sul percorso di crescita e sviluppo intrapreso con 22 mesi di performance in miglioramento e di rispetto dei target finanziari», è la dichiarazione di Labriola. «Siamo convinti della necessità di dotarci di una struttura finanziaria e di opzioni strategiche industriali più solide con una struttura più snella e focalizzata sulle aree di business.

Nei prossimi tre anni lavoreremo per garantire una crescita duratura del Gruppo nell’interesse di tutti gli stakeholder e con l'obiettivo di valorizzarne i punti di forza».

GLI ALTRI OPERATORI

Tim riparte dalla cessione della rete che KKr ha notificato alla Dg Comp della Ue il 19 aprile: la fase 1 terminerà il 30 maggio quando potrebbero essere assegnate le remedies dall’Autorità. Tim avrà fino a 15 giorni per rispondere scavallando le elezioni europee. Ma il test di Bruxelles potrebbe comportare un periodo di tempo di alcuni mesi per costituire le Commissioni e il contratto con Kkr ha un termine del 15 ottobre per chiudere.

C’è da ricordare che il 30 aprile scade il termine in cui gli altri operatori devono inviare a Dg Comp le loro osservazioni sull’operazione e potrebbero introdurre nuovi elementi di analisi.

L’astensione di Vivendi non significa ravvedimento rispetto alle criticità manifestate sull’operazione che hanno portato il principale azionista con il 23,75% a rivolgersi al Tribunale di Milano, chiedendo l’annullamento della delibera del cda del 5 novembre che ha approvato a maggioranza, con tre voti contrari, la cessione al fondo americano che è in cordata con F2i a capo di un gruppo di investitori, Adia e il Mef che prenderà circa il 20%.

La prima udienza è stata fissata per il 22 maggio e Vivendi chiede l’annullamento della decisione perchè lamenta la mancata convocazione di un’assemblea straordinaria per consentire ai soci di esprimersi sulla vendita ma anche per aver bypassato il comitato parti correlate che avrebbe dovuto esprimersi per dirimere i dubbi relativi alla presenza di Cdp, azionista di Tim e di Open Fiber, concorrente dell’ex incumbent.

r. dim.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Aprile 2024, 07:25
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