La prima stretta monetaria degli ultimi dieci anni non arriverà da sola. Ma sarà anticipata dal giusto antidoto anti-spread a sostegno soprattutto del debito dei Paesi più in difficoltà. Qualcosa di molto simile allo strumento lanciato nel 2012 da Mario Draghi da presidente della Bce con il famoso “what ever it takes”. Dunque, giovedì il consiglio direttivo della Bce potrebbe appoggiare il nuovo “scudo antispread”, un piano di acquisti di obbligazioni governative fresco e rivisto a cui ricorrere in caso di impennata dei rendimenti dei titoli di Stato dei Paesi più fragili e indebitati dell’Eurozona, come Italia e Spagna. Un buon motivo per rincuorare le Borse, spinte anche dal progressivo ritorno alla normalità in Cina dopo i lunghi e severi lockdown anti-Covid.
La mossa della Bce descritta dal Financial Times, ha l’obiettivo preciso di far sapere al mercato, forte e chiaro, che Francoforte è pronta ad agire come potrà per evitare un’esplosione dei rendimenti, da diverse settimane sotto tensione in vista della fine del programma di acquisto di titoli (App) che si chiuderà a breve e del conseguente aumento dei tassi che scatterà a luglio.
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La stretta monetaria in arrivo serve a frenare un’inflazione che a maggio ha toccato l’8,1% nell’Eurozona, il quadruplo dell’obiettivo di medio termine della Bce. Ma, nelle previsioni, la maggioranza del Consiglio direttivo spingerà la presidente Christine Lagarde ad utilizzare un linguaggio particolarmente risoluto nel comunicato finale pur di evidenziare che Francoforte è pronta a scendere in campo in caso di eccessiva frammentazione delle condizioni finanziarie nell’Eurozona. Parole che potrebbero riecheggiare nella sostanza quanto dichiarato dalla stessa Lagarde lo scorso 23 maggio sul blog della Bce. «Se necessario», aveva detto, «possiamo definire e dispiegare nuovi strumenti per mettere in sicurezza la trasmissione della politica monetaria mentre ci muoviamo lungo il sentiero della normalizzazione».
Le manovre
I rumor sulle future mosse della Bce al centro del nuovo confronto atteso tra “falchi” e “colombe”, non sono comunque riusciti a rasserenare del tutto il mercato.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Febbraio 2023, 09:46
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