Sarà Agrigento la città Capitale italiana della cultura. E con Agrigento ci sarà anche l'isola di Lampedusa. L'annuncio è stato dato questa mattina nella Sala Spadolini del Ministero della cultura, alla presenza del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e del presidente della Giuria, Davide Desario.
Erano dieci le città finaliste: Agrigento, appunto, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). «L'Italia è la superpotenza culturale perché abbiamo avuto, nella storia, la sovrapposizione di più civiltà - ha detto il ministro - nel corso di vita e carriera ho visitato molti luoghi e in ognuno ho trovato una ricchezza, un'identità. Dobbiamo essere orgogliosi delle nostre città, dei nostri comuni, del nostro territorio. La cultura, nei territori, è uno dei pilastri del nostro Paese. Ogni realtà è uno scrigno di tesori. Dall'anno prossimo avremo anche la Capitale dell'Arte Contemporanea,oltre a quelle del Libro e della Cultura». Importante anche il ruolo dell'isola di Lampedusa, citata da Sangiuliano.
Davide Maria Desario ha sottolineato il «viaggio strepitoso attraverso la bellezza della nazione» fatto idealmente proprio esaminando i dossier per la selezione. «Il momento più emozionate - ha sottolineato Desario - è stato la due giorni di incontri dal vivo per la presentazione dei progetti.
Una proposta subito raccolta dal ministro: «Troveremo il modo di valorizzarli». Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno. La prima città ad aggiudicarsi il riconoscimento è stata Mantova nel 2016, seguita da Pistoia nel 2017, poi Palermo nel 2018 e Parma nel 2020, prorogato nel 2021 a causa della pandemia. Lo scorso anno Procida, nel 2023 Bergamo e Brescia.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Aprile 2023, 20:38
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