Varianti Covid, Vaia (Spallanzani): «I tamponi sono in grado di rilevarle e i vaccini sono comunque efficaci»

Varianti Covid, Vaia (Spallanzani): «I tamponi sono in grado di rilevarle e i vaccini sono comunque efficaci»

Le nuove varianti del coronavirus preoccupano il mondo, ora che è stato accertato che le recenti mutazioni rendono l'infezione molto più facile (anche se non più letale). A rassicurare tutti ci ha pensato però il professor Francesco Vaia, direttore sanitario dell'Inmi Spallanzani di Roma.

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LE VARIANTI E I TAMPONI

«Non mi risulta che ci siano varianti che i tamponi non riescano a rilevare», ha spiegato Vaia ad alcuni cronisti, a margine di un incontro con gli studenti del liceo Tasso di Roma.

LE VARIANTI E I VACCINI

Lo stesso discorso, secondo il professor Francesco Vaia, vale per i vaccini: «Tutta la documentazione scientifica ci dice che quelli attualmente a disposizione coprono anche eventuali varianti. Questo ci deve dare garanzia, certezza e serenità».

LA CAMPAGNA VACCINALE

Il professor Francesco Vaia suggerisce anche delle linee-guida per le fasi successive della campagna di vaccinazioni. «Subito dopo le prime fasce, che sono gli operatori sanitari e gli anziani, va messa la scuola. Scuola intesa come personale docente, non docente e anche ragazzi dai 16 anni in su. La scuola deve essere una priorità, non produce contagio ma può trasformarsi in un incubatore di contagio e quindi bisogna renderla immune» - spiega il direttore sanitario dello Spallanzani - «Dobbiamo vaccinare docenti, non docenti e over 16, è l'unica strada.

Un atto doveroso dal punto di vista della sanità pubblica e della società. Se le dosi non sono sufficienti, il Governo e il Parlamento lo dicano in modo chiaro».

IL PIANO PER LA SCUOLA

Il direttore sanitario dell'Inmi Spallanzani ha affrontato a lungo il tema della scuola. «Le priorità del paese devono essere scuola e sanità. Riaprire le superiori dal 18 gennaio? C'è una decisione e la rispettiamo. Vediamo però i risultati delle misure messe in campo per Natale. Dico si, ma se i dati saranno negativi ci pensiamo. Dobbiamo mettere in campo azioni» - spiega il professor Francesco Vaia - «È indispensabile un'indagine sierologica per la scuola per avere contezza su quale è stata la diffusione del virus. Nel Lazio siamo in grado di farlo».

IL PATTO INTERGENERAZIONALE

Il professor Francesco Vaia suggerisce anche la necessità di una sorta di alleanza tra generazioni: «È indegno mettere contro anziani e giovani. Quindi vi chiedo: siete d'accordo alla vaccinazione dei vostri nonni? Siamo in un momento in un cui il vaccino è uno strumento importante per sconfiggere il virus».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Gennaio 2021, 14:49
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