Coronavirus, l'esperto: «Nessuna prova che vengano infettati cani e gatti»
Per Agrimi «non si può escludere che all'origine della positività del cane vi sia la malattia della proprietaria. Infatti, a scopo puramente precauzionale, il Centro per il controllo delle malattie (Cdc) degli Stati Uniti suggerisce alle persone contagiate da SARS-CoV-2 di limitare il contatto con gli animali, analogamente a quanto si fa con le altre persone del nucleo familiare, evitando, ad esempio baci o condivisione del cibo». Al momento, conclude l'esperto, «non esistono prove che dimostrino che animali come cani o gatti possano essere infettati dal SARS-CoV-2, né che possano essere una fonte di infezione per l'uomo».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Marzo 2020, 13:39
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