Capodanno è in arrivo e la Lega Anti Vivisezione ha diramato un vademecum con consigli utili che possano aiutare a mantenere sereni cani e gatti durante l'esplosione di botti e fuochi d'artificio. La LAV ha diviso la guida utile in tre fasi: prevenzione, panico e smarrimento.
Capodanno: la guida per aiutare cani e gatti
La fase uno è intitolata prevenire. Il consiglio della LAV è trascorrere il Capodanno, se possibile, lontano dai centri urbani e dal rumore di botti e petardi. Un veterinario comportamentalista può aiutare a individuare soluzioni idonee a evitare o ridurre il senso di paura o di panico dell'animale; da evitare le soluzioni fai da te somministrando tranquillanti senza il parere del veterinario.
Ancora sul fronte della prevenzione: dotare il cane o gatto di microchip e di medaglietta recante un recapito telefonico. Collari e pettorine possono allentarsi o usurarsi con l'uso quotidiano. Programmare una lunga passeggiata diurna e un'uscita veloce all'imbrunire il 31 dicembre, prima che inizino i festeggiamenti; tieni sempre il cane a guinzaglio, anche se abituato a stare libero. Non lasciare per alcun motivo gli animali incustoditi all'esterno, nemmeno se sono in gabbia, su terrazzi e balconi o nel giardino recintato. Rendere il posto che il cane o gatto sceglie il più possibile tranquillo e confortevole, accendi un pò di musica rilassante lasciando dei giochi interattivi con del cibo nascosto, da scoprire se e quando sarà pronto a mangiare.
La fase due sono una serie di consigli utili per gestire i momenti di panico dell'animale.
La fase tre riguarda l'emergenza in caso di smarrimento. Come comportarsi se l'animale scompare? Presentare immediatamente una denuncia di smarrimento alla polizia municipale, o altra forza di polizia, avvisare il servizio veterinario pubblico e i canili della zona; spesso gli animali che fuggono in preda al panico, soprattutto i gatti, si nascondono in luoghi che ritengono sicuri vicino alla casa, a volte rimanendo intrappolati. Essendo molto spaventati, non rispondono al richiamo di voci conosciute, è quindi importante cercarli accuratamente in cantine, box e solai.
Ecco inoltre alcuni accorgimenti per «cercare di limitare gli effetti successivi al disorientamento creato dal panico, che potrebbero determinare lo spostamento degli animali in zone a loro sconosciute: per facilitare il loro recupero post traumatico, favorendo anche il ricongiungimento delle famiglie disgregate dai botti, in particolare per quanto riguarda i volatili, possiamo lasciare a loro disposizione qualche ciotola di acqua fresca, dei semi. Per i piccoli mammiferi che vivono nei parchi urbani, come ad esempio i ricci, possiamo lasciare, oltre all'acqua, anche una ciotola rifornita di crocchette di piccole dimensioni. Infine, nel caso di animali selvatici feriti, è fondamentale chiedere immediatamente l'intervento del Cras (Centro Recupero Animali Selvatici) competente per territorio, rivolgendosi alla Polizia Provinciale oppure ai Carabinieri Forestali».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Dicembre 2021, 14:52
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