Coronavirus, il prete di San Salvo dice il rosario sul tetto

Coronavirus, il prete dice il rosario sul tetto «Si sono affacciati anche non cattolici»

di Giuseppe Ritucci
«Buonasera a tutti, sono don Beniamino, vorrei pregare insieme con voi il Rosario. Se ci siete vi potete affacciare alla finestra e pregare con me». Don Beniamino Di Renzo, parroco di San Nicola Vescovo a San Salvo, nella prima domenica senza fedeli in chiesa per le restrizioni imposte dall’emergenza Coronavirus, è salito sul terrazzo della casa canonica e, con microfono e altoparlante, si è rivolto alla città.

«Mi è venuto spontaneo - racconta il sacerdote -, pensando che tante persone non hanno modo di accedere ai canali di comunicazione» con cui dalla parrocchia vengono trasmesse le funzioni religiose ormai da oltre un mese. Le restrizioni che coinvolgono anche le chiese «le ho accolte immediatamente, con una sofferenza interiore, ma annunciandola come una misura per salvaguardare il bene di tutti. Ma la vicinanza fisica può essere espressa anche semplicemente con lo sguardo».


Ed è lo sguardo che Don Beniamino, salendo sul terrazzo, rivolge alle abitazioni sansalvesi. «Ogni domenica salgo sul terrazzo e recito il Rosario. Trovo riscontri da parte di persone che non riesco a vedere ma che si affacciano e dalle finestre ascoltano e pregano insieme a me. Già la prima volta si sono affacciate persone anche non cattoliche che sono rimaste fino alla fine. Questo è molto bello, è un momento in cui ci si riunisce insieme stando ognuno alla propria finestra». La celebrazione delle funzioni senza la presenza dei fedeli «è una sensazione strada, in un primo momento sembra di essere da soli. La parrocchia di San Nicola è molto attiva, quindi c’è una bella partecipazione del popolo di Dio, ritrovarsi a celebrare con i banchi vuoti all’inizio è stato quasi un trauma. Ma, con il passare dei giorni, ho riscoperto che, quando il sacerdote celebra la messa, attorno all’altare ci si riunisce tutti insieme, anche solo con lo sguardo e il pensiero».
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La parrocchia è molto attiva in questi giorni anche sul fronte della carità. «È un momento in cui cerchiamo di essere vicini, con discrezione, perché, oltre alle situazioni di necessità già manifeste prima, se ne sono create di nuove. C’è una bella iniziativa, quella della spesa sospesa, in collaborazione con i supermercati. Si lasciano alimenti in dono e poi noi li consegniamo a domicilio a chi ha bisogno». Nel giorno di Pasqua don Beniamino tornerà sul terrazzo per «pregare il Rosario, insieme ad una preghiera, il Regina Coeli, tipica di questo tempo. E poi rivolgerò a chi sarà in ascolto il messaggio di auguri per la Pasqua».
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Ultimo aggiornamento: Sabato 11 Aprile 2020, 10:04
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