Terrorismo, perquisito 23enne a Pescara: voleva assemblare un'arma realizzabile con una stampante 3D

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Nell’ambito di un'attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Roma, il Ros ha sottoposto a perquisizione domiciliare e informatica un 23enne italiano, residente a Pescara, ritenuto responsabile di addestramento ad attività con finalità di terrorismo.

Le indagini

Dalle indagini è emerso che il giovane avrebbe acquisito sul web le istruzioni per la fabbricazione di un’arma da fuoco clandestina – totalmente realizzabile con una stampante 3D e conosciuta con il nome di FGC9, abbreviazione di “Fuck Gun Control 9” – attività questa riconducibile al fenomeno delle cosiddette 'ghost guns'. Sono state quindi rinvenute e sequestrate le varie componenti per la realizzazione dell’arma clandestina, ormai pronte per essere assemblate, nonché alcuni stampati pubblicitari riproducenti la pistola con a fianco il simbolo dell’anarchia (“A”) e la scritta “Allenati, Addestrati, Armati, Combatti!”.

Dalle indagini preliminari è inoltre emerso che l’indagato – oltre a essersi attivato per produrre delle munizioni – aveva intenzione di “diffondere attivamente queste armi all’interno del movimento anarchico, soprattutto nelle frange più estreme”, per creare “un fastidio non da poco per i governi”.

Con tale scopo si era rivolto a siti di controinformazione anarchica per promuovere i suoi progetti eversivi.

(video LaPresse) 


Ultimo aggiornamento: Sabato 23 Marzo 2024, 09:33
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