Città del Vaticano – A un mese e mezzo esatto dal viaggio in Iraq programmato dal Papa, un sanguinoso attentato ha di nuovo sconvolto l'equilibrio e la sicurezza di Baghdad. Dopo oltre un anno di relativa calma, i kamikaze sono tornati in azione nella capitale irachena: due attentatori si sono fatti saltare in aria in un affollato mercato facendo almeno una trentina di morti e decine di feriti.
Medici Senza Frontiere (Msf) ha fatto sapere che suoi operatori sono al lavoro presso il pronto soccorso dell'ospedale al-Kindi per curare le vittime dell'attentato, il primo nella capitale irachena dal giugno 2019. Il bilancio, finora, e' pesante, una trentina di morti e quasi cento feriti ma le stime sono ancora provvisorie.
Piazza Tayaran
L'attentato e' avvenuto nel mercato all'aperto di Piazza Tayaran: il primo attentatore suicida ha lamentato di sentirsi male, richiamando attorno a se' una folla di persone, prima di farsi saltare in aria. L'esplosione ha creato il panico: diverse persone si sono affrettate a soccorrere i feriti mentre altre scappavano. E' in questo momento che il secondo attentatore suicida si e' fatto esplodere. Sulla rete circola un video che riprende gli istanti prima dell'esplosione del primo kamikaze e la devastazione che produce: si vede la folla riunita in mezzo alla strada e il lampo della deflagrazione.
Nessuno finora ha avanzato rivendicazioni ma gli attentati suicidi sono stati spesso usati dallo Stato islamico negli anni recenti, prima che il gruppo terrorista fosse sconfitto e costretto alla ritirata nel 2017, dopo essere arrivato a controllare un terzo dell'Iraq.
Da allora, gli attacchi si sono ridotti, spostandosi nel deserto e nelle aree montuose, prendendo di mira militari e infrastrutture governative.
L'Iraq si sta preparando per il ritorno alle urne: l'appuntamento e' stato annunciato per giugno ma sono in corso negoziati per spostarle a ottobre.
Il Papa e' «profondamente rattristato» per l'attentato a Baghdad di questa mattina. «Nel deplorare questo insensato atto di brutalita', prega per le vittime decedute e i loro familiari, per i feriti e per il personale impegnato nei soccorsi». Lo ha scritto in un telegramma indirizzato al presidente dell'Iraq Barham Salih.
Francesco ha in agenda un viaggio in Iraq dal 5 all'8 marzo e proprio ieri il Vaticano ha fatto avere ai giornalisti che vi parteciperanno le condizioni per prendere parte alla trasferta. Conditio sine qua non è la vaccinazione obbligatoria contro il covid. Il sito paravaticano Il Sismografo sembra avere pochi dubbi sul fatto che l'attentato di oggi allontana il progetto di viaggio del pontefice.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Gennaio 2021, 16:22
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