Vescovo tedesco rompe tabù, non è giusto risarcire le vittime degli abusi con i soldi dei contribuenti
di Franca Giansoldati
Secondo il vescovo sarebbe quindi sbagliato dirottare denaro che serve a sostenere servizi pastorali per degli scopi diversi, per esempio per pagare i danni per le attività criminose commesse da sacerdoti. La posizione del prelato è stata riportata dalla KNA, l'agenzia dei vescovi tedeschi e ha aperto un ampio dibattito interno.
La via più corretta che indica il vescovo di Ausgburg è che le diocesi istituiscano un fondo specifico per coprire questo tipo di spese che altrimenti graverebbero troppo sulle casse delle diocesi meno abbienti che dovrebbero attingere dalle risorse derivanti dalle tasse. In Germania non esiste l'8 per mille ma la tassa di iscrizione in un registro apposito. Ogni anno si versano contributi in base al proprio reddito per avere diritto alle funzioni, alle celebrazioni, ai battesimi, ai funerali. In questi ultimi anni sono circa 200 mila i tedeschi che si sono tolti dal registro per non pagare tasse ma anche per esprimere il proprio dissenso nei confronti di una Chiesa che percepiscono lontana dalla gente.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Febbraio 2020, 15:41
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