Siti hard, azzardo e droghe: i pericoli per i più piccoli
sul web. La Jolie: "Serve un parental control"

ROMA - Se anche la strega cattiva reclama a gran voce i filtri famiglia su internet allora c'� da stare attenti. Angelina Jolie, in questi giorni al cinema nelle spaventose vesti della Malefica disneyana, ha infatti dichiarato a USA Today: �Vorrei che ci fosse un parental control magico per permettere ai bambini di guardare i contenuti che a loro interessano, come alcune acrobazie di skateboard, senza che abbiano accesso a video correlati nella stessa categoria, quelli di droga o nudo�.





Secondo una recente ricerca di Kaspersky Lab, infatti, sono dieci le tipologie di siti pericolosi per i baby navigatori della rete. In cima alla lista svettano i pornografici, cliccati principalmente dai giapponesi (74,9%).



Il Belpaese ha il triste primato di visite per quelli dediti al gioco d'azzardo (16%) e con carte di credito a pagamento (8%), mentre per le armi e i contenuti senza censura si trova al secondo posto dopo la Russia. A questi materiali web se ne affiancano altri che mettono i più piccoli a rischio: software illegali, droghe, crudeltà e violenza, linguaggio forte e server proxy anonimi.



Mentre Mark Zuckerberg ha già depositato un brevetto per permettere agli under 13 di registrarsi a Facebook, con i dovuti controlli, il Ministero dell'Interno ha stilato alcuni consigli per un uso sicuro del web invitando i ragazzi, ad esempio, a non condividere informazioni riservate o foto con gli sconosciuti, con un caloroso invito ai genitori ad assistere i figli durante la navigazione in internet, verificando l'affidabilità dei contenuti cliccati e stabilendo anche un tempo massimo di connessione alla rete, dopo aver installato su smartphone, tablet e personal computer dei software per filtrare i materiali indesiderati (i parental control, appunto).

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Giugno 2014, 08:15
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