OsservaPrezzi, fa flop la app
del ministero contro il caro benzina
di Francesco Bisozzi
OsservaPrezzi, l'applicazione cerca-sconti del Mise, è nata con un obbiettivo ambizioso. Lo scopo del ministero è quello di aiutare i consumatori a individuare il punto vendita più conveniente, mettendo così in concorrenza i gestori per stimolarli a calare i prezzi e a offrire i loro prodotti a prezzi più vantaggiosi. Più facile a dirsi che a farsi.
Qualcosa finora non ha funzionato nel verso giusto. I gestori delle pompe di benzina, che il Mise ha provato a mettere con le spalle al muro, anziché farsi la guerra tra loro hanno deciso di prendersela direttamente con l'iniziativa: in molti non comunicano i prezzi per evitare il confronto. E così il cartello dei distributori ora rischia di mandare in frantumi la app sul nascere.
«Iniziativa lodevole. A ogni modo la realizzazione è molto superficiale. Mancano molti distributori», scrive Matteo su Google Play. «L'applicazione di per sé funzionerebbe pure bene, ma il servizio è scadente perché mancano tante pompe di benzina: anche se non ci sono segnalazioni di prezzo andrebbero comunque indicate sulla mappa», sottolinea a sua volta Francesco.
La app poi si scontra con problematiche di natura più tecnica. «App pessima, non mostra distributori e i pochi mostrati sono localizzati male», denuncia Alberto. «Bella idea», esordisce un altro utente, «ma la grafica non è conforme e visualizza solo le stazioni di rifornimento più vicine in linea d'aria, senza tenere conto di ostacoli come fiumi».
In generale, tuttavia, l'iniziativa pare aver riscosso l'apprezzamento della gente. Che, pur evidenziandone i limiti, non ha mancato di elogiare lo spunto. Al Mise spetta adesso il compito di migliorare la app laddove possibile. Nella speranza che i distributori accettino in futuro la sfida che è stata loro lanciata.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Giugno 2014, 08:48