Google Glass, ecco la guida pratica
per cosa fare e (soprattutto) non fare

Google Glass, ecco la guida pratica per cosa fare e (soprattutto) non fare

di Alessio Caprodossi
Roma - Bene o male l'importante che se ne parli. Una delle massime pi diffuse del marketing non vale per i Google Glass, gli occhiali a realt aumentata che dopo tante chiacchiere dovrebbero arrivare sul mercato entro la fine dell'anno. La societ di Mountain View punta moltissimo su un gadget considerato come simbolo della tecnologia da indossare, che ha le sue fondamenta proprio su occhiali e smartwatch, oggetti che nelle menti delle case produttrici apriranno il mercato a una miriade di dispositivi corporali. Se le prenotazioni per entrare tra gli Explorer - coloro cioè che hanno sborsato 1.500 dollari per testare in anteprima gli occhiali e capire quali tipologie di applicazioni sviluppare per sfruttarli al meglio - sono andate a gonfie vele, come pure le impressioni degli stessi tester, tra i giornalisti, opinion maker e altri addetti ai lavori che hanno avuto l'opportunità di provare i Glass non c'è stato grandissimo entusiasmo. Tutti sottolineano gli indubbi vantaggi nell'utilizzo pratico, come ad esempio quando si vuole immortalare una determinata scena oppure consultare un traduttore per dialogare con una persona di un'altra lingua, tuttavia ci sono dei limiti estetici e psicologi assai difficili da aggirare. Senza dimenticare la questione privacy, sempre più rilevante in una società iper tecnologica e perennemente connessa.



Lo scetticismo nasce dalla percezione delle altre persone, poiché obiettivamente il dispositivo mette in bella mostra parti che hanno poco a che fare con un paio di occhiali insinuando alcuni dubbi negli osservatori. Per questo, sono molti gli esperti del campo a prevedere un limitato successo per i Glass, indeboliti al momento anche dalla mancanza di applicazioni e da un costo che, per quanto top secret, non dovrebbe essere per tutte le tasche, soprattutto in fase di lancio.



Preoccupata dall'effetto boomerang, Google è intervenuta pubblicando una guida pratica per suggerire i vantaggi offerti dagli occhiali ma anche per indicare cosa non bisogna fare con i Glass. Non si tratta ovviamente di norme vincolanti, quanto di consigli di buon gusto per evitare problemi a se stessi e agli altri.

Buona regola è chiedere il permesso prima di scattare una fotografia o filmare un video rispettando la volontà degli altri. L'essenza dei Glass consente di sfruttare la vista per leggere le informazioni e avere le mani libere per compiere altre azioni, ma bisogna approfittarne senza rinunciare alle proprie necessità e subire passivamente la nuova tecnologia. Allo stesso modo, gli occhiali permettono di evitare il display e avere più tempo da dedicare alle persone e all'ambiente che ci circonda. E poi per conoscere sempre le novità e le opportunità fornite dai Glass è bene partecipare in maniera attiva e costruttiva alla community Glass Explorer.

Tanti vantaggi ma attenzione a non trasformarli in debolezze. Bisogna allora avere coscienza e utilizzare gli occhiali per determinati scopi e non per intervalli di tempo troppo prolungati (per il bene degli occhi, ad esempio, è meglio non leggerci un libro). Stesso copione quando si praticano sport acquatici, invernali o soggetti alla sporcizia, tutti elementi che non si sposano con la sofisticata tecnologia dei Glass. L'ultimo punto, poi, è un invito destinato a far discutere, perché se è vero che bisogna "rispettare le regole e rinunciare agli occhiali per partecipare a determinati eventi o entrare in luoghi specifici", siamo pronti a scommettere che non proprio tutti si atterranno alle leggi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Febbraio 2014, 20:28
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