Kolossal video games: costano milioni
e incassano miliardi

Kolossal video games: costano milioni e incassano miliardi

di Andrea Andrei
ROMA - Anni e anni di sviluppo, milioni e milioni di dollari di investimenti, campagne di marketing portentose, star di fama mondiale e sceneggiature impegnate. E poi file alle casse, fans e dibattiti. Se prima tutto ci apparteneva a Hollywood e al mercato cinematografico, oggi questi non possono che essere gli ingredienti di un kolossal videoludico.

I videogames hanno infatti per molti versi preso il posto del cinema nell’ambito dell’industria culturale. L'ultimo esempio, lampante, è lo sparatutto fantascientifico Destiny. Il videogioco dei record, uscito lo scorso 9 settembre e pubblicato da Activision, è stato sviluppato in cinque anni ed è costato la bellezza di 500 milioni di dollari. Cifra che, come ha annunciato il ceo di Activision Publishing Eric Hirshberg, è stata recuperata nel giro di due giorni.



DESTINY

E pensare che qualcuno aveva ipotizzato che Destiny potesse rivelarsi un flop. Non solo perché è un videogioco dalla storia travagliata, ma soprattutto per l'investimento titanico che è servito per realizzarlo. Le ambizioni degli sviluppatori di Bungie (la stessa azienda che ha creato Halo, una delle saghe fantascientifiche più riuscite della storia dei videogames) sono altrettanto imponenti: Destiny dovrebbe essere in grado di “sopravvivere” per dieci anni, proprio come le grandi saghe cinematografiche alla Star Wars. Per farlo, potrà contare su una serie di espansioni e sulla totale interconnessione dei giocatori: nel vastissimo mondo post-apocalittico del videogame si incontrano migliaia di altri utenti con i quali è possibile interagire e dare vita a storie sempre inedite, proprio perché basate sulla casualità degli incontri. Come nella vita reale.

Ma Destiny, che è già diventato il gioco rivelazione del 2014, segue a ruota quello che è stato il kolossal incontrastato del 2013, “Grand Theft Auto 5”, che dopo 24 ore dall’uscita aveva già incassato 815, 7 milioni di dollari e che ad oggi può vantare 34 milioni di copie vendute.



IL MERCATO

«In Italia il mercato videoludico ha un valore di oltre un miliardo di euro», fanno sapere dall'Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani (Aesvi), «Quello del nostro Paese è il quarto mercato europeo e il nono a livello mondiale». Se siete fra quelli che pensano che i videogiochi siano una cosa da bambini (per giunta solo maschi), dovrete ricredervi: «I videogiocatori in Italia hanno un'età che mediamente supera i trent'anni, e circa il 40 per cento di loro è costituito da donne». Due miti sfatati con un colpo solo, insomma. Il cinema, che conta su una tradizione molto più radicata, in termini economici è ancora nettamente superiore (in Italia il valore del mercato annuale è di circa 4,4 miliardi di euro), ma le tendenze mostrano chiaramente che i videogiochi stanno acquisendo un’importanza e una dignità sempre maggiore, anche negli ambienti universitari. Poi ci sono i casi in cui cinema e videogiochi si “incontrano”: alcuni film hollywoodiani sono ispirati a videogame leggendari (come Tomb Raider e Resident Evil), mentre altre volte il mercato videoludico trae ispirazione dal grande schermo (è il caso di Alien, il cui nuovo capitolo, Alien: Isolation, è atteso nei negozi il 7 ottobre).
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Settembre 2014, 09:02