Nadal vince a Parigi per la dodicesima volta: è nella storia del tennis. Thiem sconfitto in quattro set

Nadal vince a Parigi per la dodicesima volta: è nella storia del tennis. Thiem sconfitto in quattro set

di Simone Pierini
Rafa Nadal nella storia del tennis mondiale. Il fuoriclasse maiorchino ha sconfitto in finale in quattro set Dominic Thiem conquistando il suo dodicesimo titolo al Roland Garros. Nessuno come lui era riuscito ad aggiudicarsi per più di undici volte lo stesso Grand Slam nell'arco di una carriera. Sorpassata l’australiana Margaret Court Smith che vinse l'Australian open per undici volte. 



Nadal, che si conferma numero due al mondo dietro Novak Djokovic, si è sbarazzato dell'austriaco Thiem in quattro set col punteggio di 6-3 5-7 6-1 6-1 in tre ore di partita. Con questo successo sono diciotto le vittorie totali conquistate nei quattro tornei del Grand Slam, avvicando così il record di venti trionfi detenuti da Roger Federer, sconfitto in semifinale e attuale numero tre della classifica Atp proprio alle sue spalle.  

Un'epopea iniziata nel lontano 2005, interrotta, da allora, solo da Federer (2009), Wawrinka (2015) e Djokovic (2016) e che a Parigi può essere sintetizzata in una dato davvero unico per dimostrare lo strapotere dello spagnolo in terra di Francia: 93 successi su 95 match a Parigi. 

L'imperatore della terra rossa, davanti ai Reali di Spagna, Juan Carlos e la regina Sofia arrivati per l'occasione, ha impiegato poco più di tre ore per entrare nella leggenda (difficile trovare una striscia così lunga di vittorie nella storia dello sport) e battere il 26enne di Wiener Neustadt che paga la maratona, finita solo ieri, contro Novak Djokovic che lo ha fiaccato alla lunga più nella testa che nel fisico. L'austriaco, tra i pochi nell'ultimo anno a dare qualche dispiacere al maiorchino sulla terra, ha perso con l'onore della armi e dopo essere riuscito a strappare anche un set al n.2 del mondo. Ma oggi l'impresa sarebbe stata possibile solo contro un Nadal in giornata storta, viceversa, il referto dello spagnolo a fine gara segna dati davvero impressionanti: 74% di prime palle in campo, col 73% di realizzazione e un altrettanto eccezionale 64% sulla seconda. Ma proprio nel momento in cui lo spagnolo sembrava aver perso qualche certezza, alla fine del secondo set, il mancino di Manacor ha alzato il livello, l'intensità degli scambi e per Thiem è stata notte fonda.

Attento e concentrato più che mai, Nadal ha sfruttato tutti i momenti chiave che il match gli ha offerto, nonostante il primo a perdere il servizio sia stato proprio lui: è accaduto nel 5/o gioco del primo set che però il giovane austriaco non è riuscito a concretizzare, cedendo anzi poi per due volte la battuta e consegnando il primo set all'avversario. Più equilibrato il secondo set che va avanti fino al 12mo game, quando Thiem sfrutta l'unica palla break concessa dallo spagnolo per pareggiare i conti e chiudere 7-5. La conquista del set anzichè mettere le ali all'austriaco si rivela invece solo il suo punto più alto e da quel momento in poi non c'è più partita. Il calo di tensione e di tenuta fisica del n.4 Atp diventa palpabile, con Nadal che si porta avanti di due break, archiviando la pratica del terzo set in appena 24'. In avvio di quarto, Thiem avrebbe la chance di rimettersi in carreggiata ma lo spagnolo è bravissimo come sempre a sfruttare ogni sbavatura del rivale per scappare via (3-0). A quel punto, gli basta gestire gli ultimi game per chiudere 6-1 e alzare per la 12ma volta su altrettanti finale la Coppa dei Moschettieri. 
Ultimo aggiornamento: Domenica 9 Giugno 2019, 19:04
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