Francesco Oppini: «Juve, io sto con Allegri: siamo sicuri che sia quello da mettere alla gogna?»

Francesco Oppini: «Juve, io sto con Allegri: siamo sicuri che sia quello da mettere alla gogna?»

di Francesco Oppini

E sono quattordici! Quattordici risultati utili consecutivi fatti di nove vittorie e cinque pareggi. La Juventus con la soffertissima vittoria di ieri in casa contro lo Spezia, fa la cosa per adesso più importante per quanto riguarda la Serie A, cioè rispedire l’Atalanta, prima antagonista per il quarto posto, a sei punti.

Detto questo si porta poi a quattro punti dal Napoli, cinque dall’Inter (con una partita da recuperare) e sette dalla capolista rossonera lontana solo qualche mese fa assieme alla squadra di Spalletti più di quindici punti. Nonostante questo sui social prende piede il solito hashtag da parte di una parte della tifoseria: #allegriout.

La domanda dunque sorge spontanea; con 7 titolari ancora assenti, ancora in corsa per il sogno Champions, in lotta per l’ennesima finale di Coppa Italia, siamo sicuri che sia proprio lui, ovvero mister Allegri, quello da mettere alla gogna? Capisco per primo che l’animo dei tifosi sia diviso, ma prima di attaccarsi come ogni anno al solito motivetto, tra l’altro già spolverato anche per Sarri e Pirlo, cerchiamo di rimanere compatti, chi dal divano di casa, chi dallo stadio, chi dal bar e chi come me da uno studio televisivo.

Le critiche costruttive sono sempre ben accette, ma le offese gratuite perché per molti la squadra offre prove imbarazzanti no, non è quello che serve, anche perché fino a prova contraria anche l’anno scorso la Juventus stessa ha portato a casa due trofei, portando il totale a diciotto negli ultimi dieci anni e solo per questi due appena elencati c’è chi farebbe carte false.

Io sto con Allegri e con la squadra, se poi a fine stagione ci sarà da recriminare su qualcosa o con qualcuno, magari lo faremo assieme, ma sempre in maniera costruttiva. La Juventus si ama e sostiene a prescindere. Sempre.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Gennaio 2023, 18:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA