Rooney diventa il paperone del calcio:
contratto da 60 centesimi al secondo
di Benedetto Saccà
E non basta, naturalmente. Rooney ha voluto pure cautelare il proprio futuro, assicurandosi una carriera da «ambasciatore» dello United a partire dal 2019. A meno di ulteriori rinnovi, ovvio. D’altra parte, fra cinque anni, Wayne ne avrà quasi 34, sarà quindi ad un passo dal ritiro. «Sono felice di annunciare che ho prolungato il contratto», ha esclamato via twitter. Ecco, per la verità, Rooney ha però seriamente rischiato di lasciare i Red Devils durante la scorsa estate, impossibile nasconderlo. Il rapporto con il nuovo tecnico Moyes era segnato da una certa antipatia latente, fra l’altro pienamente ricambiata, dovuta ad alcuni contrasti nati ai tempi dell’Everton. Sir Alex Ferguson, il vero plenipotenziario dello United, ha saputo ricomporre la frattura e ha contribuito ad accompagnare la trattativa in porto, alternando la pazienza al rigore.
Rooney, si diceva, ha raggiunto così il vertice della classifica dei giocatori più ricchi. Era sesto con 13,8 milioni fino all’altro ieri, ha compiuto un sestuplo salto mortale, e oggi può sbirciare tutti dall’alto, compensi di che svoltare due vite. Cristiano Ronaldo e Messi, ad esempio, adesso sono rispettivamente secondo e terzo con 17 e 16 milioni stagionali ciascuno. E Ibrahimovic? Figuriamoci. Nessuno rimarrà a guardare, specie in Spagna, questo è sicuro: la corsa verso il trono è appena ricominciata.
Ultimo aggiornamento: Sabato 22 Febbraio 2014, 13:18