Roma agli ottavi di Champions col pieno di fischi e lividi

Agli ottavi di Champions col pieno di fischi e lividi

di Romolo Buffoni
- Un'altra qualificazione agli ottavi di Champions fischiata dal pubblico dell'Olimpico. Era già successo a Garcia dopo lo 0-0 con il Bate Borisov e agli ottavi il francese non ci arrivò.
- Non so se a Di Francesco toccherà la stessa sorte. Forse no, perché un ko col Real ci può sempre stare. Anche contro questo umanissimo Real. Forse no, perché la qualificazione è arrivata comunque comodamente e con un turno d'anticipo. Forse no, perché su piazza non c'è uno Spalletti capace di ingolosire la dirigenza.
- Ma Di Francesco rischia molto. Perché la su squadra anche stasera, dopo un bel primo tempo che meritava di chiudere in vantaggio, si è sfaldata alla prima contrarietà. Anzi alle prime due: l'erroraccio di Under e il regalo di Fazio a Bale. Mentre scrivo il tecnico sta dicendo questo, ma è evidente che non trova i rimedi.
- Ma i rimedi esistono? Ha Di Francesco i giocatori in grado di riaddrizzare la barca? Fra i titolari forse sì, ma in panchina credo proprio di no.
- E dalla panchina Di Francesco dovrà attingere domenica per sfidare l'Inter. Perché De Rossi e Lorenzo Pellegrini non ci saranno, così come a quanto pare non ci saranno né Dzeko né El Shaarawy. Or ora il tecnico sta rispondendo a una domanda sul mercato, glissando e tornando sugli errori individuali da correggere.
- Il centrocampo è un problema. Nzonzi e Cristante non riescono a dare il cambio di ritmo necessario quando la nave incontra la burrasca.
- L'attacco senza Dzeko è leggero e non punge né al centro né sui lati.
- Contro i nerazzurri è una sfida da 6 punti, ma i presupposti sono pessimi. Di Francesco auspica una svolta, senza mezzi termini da tradurre in una "botta di culo" per svoltare la stagione. Auguri.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Novembre 2018, 01:39

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