Il Portogallo stravince senza Ronaldo, lui esce dal campo e non festeggia. Pepe: «Conta solo la squadra»

Il suo sostituto Ramos incanta con una tripletta, lui entra a partita finita. E il ct e l'ex compagno lo bacchettano

Il Portogallo stravince senza Ronaldo, lui esce dal campo e non festeggia. Pepe: «Conta solo la squadra»

di Domenico Zurlo

La vittoria roboante del Portogallo contro la malcapitata Svizzera (6-1 il risultato finale) è la fine di un'era per i lusitani, ma anche l'inizio di una nuova epoca per la giovane squadra guidata da Fernando Santos. Il tormentone, e non è una novità, è legato a Cristiano Ronaldo: il grande campione sulla via del tramonto, che a 37 anni non si rassegna - in Nazionale come a Manchester, da dove è andato via dopo duri scontri con l'allenatore Ten Hag - ad un ruolo da comprimario.

Portogallo-Svizzera 6-1, tripletta di Gonçalo Ramos, lusitani devastanti. Ai quarti c'è il Marocco

In patria, il ct portoghese ha dovuto fare fronte all'opinione pubblica che chiedeva a gran voce l'esclusione di CR7: un caso tipico di mancata riconoscenza, per qualcuno, qualcosa di sacrosanto, per altri. Alla fine Santos ha preso una decisione forte, da grande uomo di carattere, e ha schierato tra i titolari l'appena 21enne del Benfica Gonçalo Ramos, con l'ex Pallone d'oro confinato in panchina: il risultato è che il 2001 Ramos ha messo in campo una prestazione sensazionale, con una tripletta che ha affondato gli elvetici.

A Ronaldo non è rimasta che la passerella finale, invocata dal pubblico sugli spalti: un gol annullato, tanti movimenti, qualche sorriso di circostanza e qualche scena un po' patetica. Prima esulta timidamente all'eurogol di Rafael Leao (secondo gol al Mondiale per il milanista, poco impiegato ma a segno a pochi minuti dall'ingresso in campo), poi, a fine gara, lascia il campo da solo mentre tutti i compagni festeggiano la grande vittoria e l'accesso ai quarti di finale, nei quali affronteranno il Marocco.

Santos: «Non so se giocherà la prossima»

Fernando Santos, ai microfoni dopo la partita, è tranchant e fa capire che l'esclusione di oggi potrebbe non essere stata l'unica: «Abbiamo giocato una grande partita, mostrato l'atteggiamento giusto per i 90' di gioco.

L'assenza di Cristiano Ronaldo? Ne ho già parlato e non ne voglio più parlare: lui e Gonçalo Ramos sono due calciatori diversi. Ronaldo è capitano, non ci sono stati problemi in seguito alla mia decisione di lasciarlo fuori: è un ragazzo che cerca sempre di dare il proprio contributo alla squadra, ma non sta a me dire se giocherà o meno la prossima partita. Vedremo».

Pepe: «La cosa più importante è la squadra»

Dello stesso tenore le dichiarazioni del vicecapitano (e stasera capitano) Pepe, grandissimo amico di Ronaldo e suo ex compagno al Real Madrid, stasera a segno con un imperioso stacco di testa: «Cristiano lo sa benissimo, l'allenatore lo ha detto molto chiaramente: la cosa più importante qui siamo noi. E basta. Quella di lasciarlo fuori è stata una scelta dell'allenatore e dobbiamo rispettare la sua decisione». Parole forti, da parte di chi sa di giocarsi una chance importante in un Mondiale, e non ha nessuna intenzione di farsi deconcentrare dalle bizze di CR7. Che servano a motivarlo ancor di più per le prossime partite? Chi vivrà, vedrà.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Dicembre 2022, 08:05

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