Milan, i numeri non mentono: l'attacco è un flop nelle sfide contro le grandi

Milan, i numeri non mentono: l'attacco è un flop nelle sfide contro le grandi

di Luca Uccello
Due reti (di Bacca e Niang) alla Lazio e una (inutile) del francese al Napoli: stop. L'attacco del Milan ha dato il meglio di sé, se così si può dire, con le squadre medio piccole, mentre con le big del campionato ha fatto flop troppo spesso.

Lo dicono i numeri di un reparto che sta cambiando le sue gerarchie, che ha perso probabilmente Carlo Bacca (andrà via a gennaio?) e sta trovando la forza di Gianluca Lapadula voluto fortemente da Silvio Berlusconi. Fin qui tredici reti tra il colombiano (6 tra Torino, Sampdoria, Lazio, Sassuolo), Lapadula (4, Palermo, Empoli e Crotone), Niang (3 nella sconfitta col Napoli, Lazio, Chievo con due rigori sbagliati), mentre Luiz Adriano è fermo ancora a zero.

A Roma la sfortunata controprova, con il rigore del francesino parato ancora una volta e poche altre occasioni da ricordare. Sabato arriva l'Atalanta (reduce da due sconfitte consecutive), poi niente Bologna bensì la Juventus a Doha per la Supercoppa Italiana contro i signori Higuain (9 reti fin qui) Mandzukic (4) e un recuperatissimo Paulo Dybala fino a oggi 3 reti all'attivo per un primato indiscusso. 

Il Milan a San Siro ha già battuto i campioni d'Italia grazie al giovanissimo Manuel Locatelli. Ora una rivincita che vale un trofeo che in Casa Milan vogliono a tutti i costi prima di salutare Silvio Berlusconi presidente. La differenza la faranno i bomber e i loro compagni: 218 i tiri bianconeri contro i 160 rossoneri di cui 115 in porta contro 91. In generale gli attacchi totali sono 510 a 433. Ma i numeri, come dimostrato, spesso possono cambiare...
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Dicembre 2016, 08:44

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