La prima mezz'ora di gioco è drammatica per il Napoli. Il possesso palla degli inglesi sfiora in questa fase il 75 per cento. I padroni di casa giocano ad altissima velocità e non sbagliano un controllo. Il Napoli, non abituato a questo tipo di aggressione continua, non riesce ad arginare la furia degli avversari.
Quando le azioni del City si aprono sulle fasce laterali, con incursioni veloci e ficcanti, quasi sempre gli uomini di Guardiola riescono a mettere un uomo libero davanti alla porta. I due gol di vantaggio, dopo appena 12' di gioco sono la logica conclusione di questo andamento della gara, anche perchè nel Napoli Diawara e Zielinski, gli uomini scelti da Sarri per il turnover, risultano essere, assieme a Callejon, i peggiori in questa fase iniziale della gara. La svolta, sul piano psicologico, arriva al 37' quando Albiol si conquista un calcio di rigore, a seguito di una cintura di Walker. Mertens, però, si fa parare la conclusione centrale e tutto va rinviato alla ripresa. Il Napoli, una volta in campo, trova le misure giuste e soprattutto si scrolla da dosso la paura. Gli azzurri ritrovano le consuete geometrie, le manovre sono fluide. Il City arretra ed arranca e la superiorità azzurra si fa ancora più intensa dopo il gol su rigore al 27' di Diawara su rigore, guadagnato da Ghoulam con una penetrazione in area interrotta con il fallo da Fernandinho. Il Napoli ci prova fino alla fine. Gli inglesi non corrono grandi rischi, ma vengono tenuti bloccati nella loro metà campo e nel recupero sono costretti a ricorrere ad una melina non proprio indimenticabile. Gli azzurri tornano a casa senza punti, ma almeno con la convinzione che anche contro un'armata come il City che alla vigilia sembrava invincibile, qualcosa si può tentare nella partita di ritorno, in programma al San Paolo all'inizio di novembre.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Ottobre 2017, 00:06
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