Milinkovic, 180 minuti decisivi per Champions e futuro

Milinkovic, 180 minuti decisivi per Champions e futuro

di Enrico Sarzanini
ROMA - È il giocatore del momento, quello che potrebbe tramutare il sogno Champions in realtà. Milinkovic è pronto per vivere questo finale di stagione da protagonista. Sa di avere gli occhi di mezza Europa addosso, ma in questo momento pensa solo alla Lazio. Vuole trascinarla nell’Europa che conta per poi essere protagonista lui stesso in campo con quella maglia. Nel mercato non esistono certezze, soprattutto di fronte a cifre monstre (in Inghilterra sono certi che il Manchester United in estate metterà sul piatto 90 milioni di euro per il centrocampista) il serbo è comunque pronto a restare a Roma, soprattutto se la Lazio giocherà in Champions. Ma non è tempo di pensare al mercato, Sergej è concentrato su questo avvincente finale di campionato e lo ha confermato ieri a margine dell’incontro con gli studenti dell’Asisium, altra tappa dell’iniziativa “La Lazio nelle scuole”: «Sono pronto, queste partite per noi sono la vita, tutti vogliamo andare in Champions». Prima tappa domenica contro un Crotone alla disperata ricerca di punti salvezza che ha chiamato a raccolta i propri tifosi con prezzi popolari: «Vogliamo vincere questa partita poi aspettiamo tutti allo stadio - ha detto a Lazio Style Channel - ci aiuterebbe la loro presenza, poi potremmo festeggiare tutti insieme». 

Appello che i tifosi hanno preso alla lettera polverizzando i biglietti per la sfida contro l’Inter con l’Olimpico che, dopo anni, tornerà a far registrare il tutto esaurito. Nuovo idolo dei tifosi, Milinkovic nelle ultime gare ha letteralmente trascinato la squadra, mostrando oltre ai soliti numeri da campione, anche altruismo e grinta capaci di fare la differenza: «Mi ispiro ad Ibrahimovic - ha svelato agli alunni dell’Asisium - perché tanti dicono che ho la testa come lui e io continuo a guardarmi tutte le sue partite».

Tecnico e squadra carichi al punto giusto, anche Basta ha voluto sottolineare l’importanza di questi ultimi 180’: «Serve l’ultimo sforzo e mettere alle spalle infortuni e problemi. Ci aspettano le due partite più importanti. Penso che tutta la squadra creda di poter raggiungere la Champions League». Un traguardo che cancellerebbe una stagione macchiata da diversi errori arbitrali che hanno danneggiato i biancocelesti: «Quando uscì il calendario subito pensammo che la sfida con l’Inter sarebbe stata decisiva poi, visto quanto successo, sarebbe potuta andar diversamente. Adesso dobbiamo dimenticare gli errori arbitrali. Raggiungendo la Champions saremo ancora più felici proprio per le problematiche extra-campo».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Maggio 2018, 08:00

© RIPRODUZIONE RISERVATA