Juve-Milan, Sky e la linea della discordia:
duro botta e risposta tra i due club

Juve-Milan, Sky e la linea della discordia: ​duro botta e risposta tra i due club

di Luca Uccello
MILANO - Tutta colpa di un replay che non c'è, di una linea immaginaria un po' sbilenca e di una sconfitta che al Milan pesa, e tanto, sulla classifica e sul suo cammino verso l'Europa.





Adriano Galliani non ci sta. Lo ha urlato nella notte di Torino («Al contrario delle altre squadre di A la produzione delle immagini delle gare della Juve sono gestite dalla società stessa. Che scientemente non fa rivedere il replay dell'azione del primo gol di Tevez. Solleverò un putiferio nella prossima assemblea di Lega affinché lei stessa possa produrre tutte le gare, senza concedere facoltà a un solo club di gestire in proprio le immagini. Contesto il fatto che facciano vedere quello che vogliono»), lo ha ribadito forte il mattino dopo con un tweet ufficiale del Milan e un'immagine di una riga non parallela con quella di centrocampo che non piace proprio: «Secondo voi nel fermo immagine tv prodotto dalla Juventus, le due linee sono parallele? Per noi no».



Apriti cielo. Immediata e durissima la risposta della tv satellitare: «Il lavoro di Sky è garanzia di assoluta imparzialità», spiega Fabio Caressa. Poi la Juventus risponde con un comunicato al veleno al «Signor Geometra, tornato nelle ultime ore alle sue antiche passioni: la televisione e la geometria...». Per Andrea Agnelli «Galliani getta in pasto ai media una polemica speciosa e farsesca perché tenta goffamente di mascherare agli occhi dei tifosi milanisti il chiarissimo risultato sul campo della partita».



Una lunga replica, che risponde punto su punto alla prima richiesta del Milan sulla diversa produzione di immagini. «Pare ignorare che la produzione in capo ad un soggetto diverso dal club è un'opzione, pare ignorare che molte società hanno scelto di delegare tale produzione perchè sensibilizzate da un soggetto che agisce sul mercato in veste di advisor della Lega stessa...».



«L'arroganza è cosa della Juventus - la controreplica rossonera in un comunicato ufficiale -, che ad essa non sa sfuggire. Superflua una replica a chi è fatto così. Bene invece che anch'essa condivida l'opportunità di rimettere a un dibattito e a una riforma il tema emerso». Polemica che andrà avanti almeno fino a venerdì, giornata di Lega Calcio a Milano.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Febbraio 2015, 10:12

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