Juve alla (ri)scoperta di McKennie, prove di rinnovo per l'americano. Aumento di capitale ok, servono 120 milioni di plusvalenze

Juve alla (ri)scoperta di McKennie, prove di rinnovo per l'americano. Aumento di capitale ok, servono 120 milioni di plusvalenze

di Timothy Ormezzano
In piena crisi, la Juventus (ri)scopre McKennie. È lui il migliore centrocampista bianconero. Il gol in questa stagione non è ancora arrivato, ma il texano sa comunque essere decisivo. Già 9 assist, tra campionato (7) e Coppa Italia (2), di cui ben 4 nelle ultime tre giornate: 2 contro il Frosinone e altri 2 domenica contro l'Atalanta di pregevole fattura, sia l'imbucata per l'inserimento di Cambiaso che la sponda per Milik.
McKennie è un interditore dinamico, ma anche pericoloso incursore dotato di qualità e di un certo killer instinct negli ultimi venti metri. Domenica è sceso in campo con una protezione alla spalla lussata, ha stretto i denti per non sguarnire ulteriormente un reparto già privo di Rabiot e Alcaraz. E si è sacrificato come sempre moltissimo, tra corse e rincorse, finendo per arrivare un po' tardi sull'azione del 2-2 orobico: l'unica piccola macchia su una prestazione-monstre.
Suo padre John lo ha difeso sui social: "La mette in gioco rischiando un ulteriore infortunio e non è ancora abbastanza per gli opinionisti da divano!", dice a proposito del secondo assist, quello fatto proprio con un colpo di spalla (lussata). Weston, invece, ha scritto un post da leader: "Continueremo a spingere fino alla fine". Dopo aver inutilmente provato a venderlo, l'estate scorsa, ora la Juve punta a rinnovargli il contratto in scadenza nel 2025 offrendogli altri due anni con stipendio che può passare da 2,5 a 3 milioni netti annui.
Da ieri è operativo l'aumento di capitale deciso alla Continassa per 200 milioni - di cui 127 già anticipati dalla controllante Exor -, con un fisiologico calo del valore delle azioni in Borsa.
Una bella iniezione di liquidità per il prossimo mercato? No, perché gran parte della ricapitalizzazione serve per coprire le perdite. Vista inoltre l'esigenza di mettere a bilancio nel prossimo triennio plusvalenze per 100-120 milioni, servirà almeno una cessione importante. I principali indiziati sono Soulé e Iling-Junior, monitorati dalla Premier inglese. Ma c'è il rischio di dover vendere anche Vlahovic o Chiesa che, a differenza di McKennie, restano in vetrina come l'estate scorsa. E attenzione anche a Bremer, che ha diverse spasimanti Oltremanica.
Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Marzo 2024, 08:15

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