Juve, niente calcoli: anche Tevez titolare
con il Livorno per rispedire la Roma a -8
di Timothy Ormezzano
La remuntada giallorossa resta complicatissima, ma non impossibile. I precedenti sono pochi, ma esistono. Lo sa molto bene Conte, capitano di quella Juve che nel 2000 si fece rimontare e beffare al fotofinish dalla Lazio - toh, una romana... -, nonostante un rassicurante +9 a otto giornate dalla fine.
Il calendario è in discesa anche se, oltre a un'Europa League che viene vista come un intralcio sulla strada del tri(s)colore, negli ultimi sette turni i bianconeri dovranno vedersela con quattro delle ultime sei squadre in classifica, tutte a caccia della salvezza.
Per tenere lontani certi fantasmi del passato, Conte ha stilato una tabella di marcia, la road map per presentarsi allo scontro diretto della penultima giornata con lo scudetto già (ri)cucito sul petto. La Signora ha bisogno di 13 punti nelle prossime cinque partite, cominciando ovviamente questa sera (ore 19) allo Stadium contro il Livorno.
«Cercheremo l'impresa», promette Di Carlo. Conte risponde schierando il migliore undici possibile: del resto lo faceva anche quando il vantaggio sulla Lupa era a due cifre.
L'emergenza è finita, ma il turnover può attendere. Tutti i titolari in campo tranne l'infortunato Barzagli e lo squalificato Vidal, al solito rimpiazzati da Caceres e Marchisio, quest'ultimo chiamato al pari di Pogba a battere un colpo dopo le ultime deludenti apparizioni.
Il gran rebus dell'attacco, sei interpreti per due maglie, dovrebbe risolversi con la soluzione più facile. Largo a Llorente, autore all'andata a Livorno di un gran gol e di un assist per il raddoppio di quel Tevez che, smaltito un leggero affaticamento muscolare accusato giovedì scorso a Lione, vuole riportare la Juve a distanza di sicurezza dalla Roma.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Aprile 2014, 09:59
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