Juve, il distacco sulle inseguitrici è già da record. Domani tutti i big contro il Lione

Juve, il distacco sulle inseguitrici è già da record. Domani tutti i big contro il Lione

di Timothy Ormezzano
La corsa-scudetto sembra già agonizzante. Merito - o colpa, dipende dai punti di vista di una Signora Omicidi che, dopo il 20° successo di fila allo Stadium, 2-1 in rimonta sull'Udinese griffato da Dybala, è balzata a +12 rispetto alla Juve di un anno fa e soprattutto a +5 sulla Roma: un distacco che negli ultimi cinque anni, dopo 8 giornate, non si era mai registrato.
 


«Non abbiamo ancora vinto lo scudetto», si è affrettato a dire Allegri a chi gli faceva notare che nessuno dei massimi campionati europei è così indirizzato. Poi, via twitter: «Riprendere dopo le soste è complicato: abbiamo sofferto e vinto di squadra! Il cammino prosegue in Champions, restiamo concentrati!».

Domani, a Lione, non si scherza. Buffon deve ritrovare in fretta i superpoteri perché a detta di Allegri è in arrivo un «doppio scontro a eliminazione diretta», un crocevia per gli ottavi di Champions. L'avvertimento è arrivato allo spogliatoio: «E' un mese troppo importante, non possiamo mollare carica Benatia -: la Roma ci sta appena dietro, e in Europa non abbiamo ancora fatto nulla. Il Lione arriva da una sconfitta con il Nizza, ma in Champions non esistono partite facili. Noi siamo comunque in grado di vincere».

La consapevolezza è data anche dal rientro dal primo minuto di cinque titolarissimi visti poco o nulla contro l'Udinese: Dani Alves, Bonucci, Khedira, Pjanic e Higuain. Tutti i big in campo tranne Marchisio e Chiellini, per il quale sono comunque escluse lesioni al flessore sinistro. «Contro i friulani non eravamo organizzati come vorrebbe il mister ammette Alex Sandro -, non possiamo che migliorare».

Tutti ai loro posti, quindi: il 4-4-2 sperimentale di sabato lascerà spazio al collaudatissimo 3-5-2. «Difesa a tre o a quattro? Io mi trovo meglio quando gioco, punto taglia corto Benatia -. Contro l'Udinese, Allegri ha trovato la soluzione tattica giusta per ovviare agli infortuni di Chiellini e Pjanic. Ma a lui, per fortuna, non piace cambiare quanto al mio ex allenatore Guardiola. Con Allegri, in generale, si va più sul sicuro».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Ottobre 2016, 08:50