Inter, numeri allarmanti in difesa: mai così male negli ultimi 94 anni
di Alessio Agnelli
L’allenamento, a cui hanno assistito, in rappresentanza della società, anche Steven Zhang, il Ceo Liu Jun, Javier Zanetti e Piero Ausilio, è stato preceduto da un lungo faccia a faccia tra Stefano Pioli e la squadra. Con tre concetti su tutti: attenzione, orgoglio e qualità. Il 51enne di Parma ha chiesto un atteggiamento più attento nell’affrontare le partite, appellandosi all’orgoglio e all’indubbio bagaglio tecnico dei suoi uomini, a -11 dalla zona Champions ma con 23 gare a disposizione per cercare di ricucire lo strappo. Certo, serviranno altri numeri rispetto a quelli fatti registrare finora. 6 sconfitte in 15 partite di campionato non si vedevano dall’anno dei 3 allenatori (Gasperini, Ranieri, Stramaccioni), 2011/12, e dal 66/67, l’ultimo del ciclo-Herrera (peggio, con 7 ko, solo nel 46/47 e nel 55/56). 10 battute d’arresto nelle prime 20 gare ufficiali (comprese le 5 di EL) invece dal 1921/22, l’avvio peggiore della storia nerazzurra con 13 ko.
Ma non solo. Da incubo anche le statistiche difensive: 21 gol subiti in 15 partite (31 in 20, tra campionato e coppa) sono troppi per cullare ambizioni da Champions. E la conferma che si dovrà intervenire pesantemente sul mercato per riportare l’ordine. Per gennaio, spuntano le candidature di Darmian, Criscito e Acerbi, italiani e d’esperienza. Da Nanchino, Yang Yang, vicepresidente di Suning e membro del Cda nerazzurro ha garantito: «Investiremo in particolare sui nostri due club, Inter e Jiangsu, per costruire due grandi squadre con giocatori eccezionali».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Dicembre 2016, 08:49
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