Contratto a vita dopo 2 anni ai calciatori:
la sentenza può rivoluzionare il pallone

Contratto a vita dopo 2 anni ai calciatori: la sentenza può rivoluzionare il pallone
Solo due anni di contratto per trasformare il rapporto di lavoro con una società di calcio da determinato a indeterminato, come accade regolarmente per un dipendente qualunque in Germania. Incredibile a dirsi ma è l'estrema sintesi della rivoluzionaria sentenza, da confermare comunque in appello, che ha dato ragione all'ex portiere del Magonza Heinz Muller.



L'estremo difensore tedesco, a cui era scaduto il contratto lo scorso mese di giugno, aveva fatto causa al suo club, che non l'ha voluto confermare, cercando di rimanere legato alla società praticamente a vita. Un benservito, quello del Magonza, mal digerito dal 36enne portiere che non ci ha pensato due volte a portare in Tribunale il suo ormai ex club. Tribunale che, a giudizio del giudice del lavoro Ruth Lippa, ha deciso di sposare la tesi di Muller costringendo la società della Bundesliga a rinnovare il contratto al giocatore tedesco trasformandolo a tempo indeterminato. «La natura del lavoro di giocatore di calcio professionista in quanto tale - spiega Lippa - non rappresenta una limitazione».



Una sentenza in potenza rivoluzionaria contro cui il Magonza ha presentato ricorso, ma che se fosse accolta definitivamente potrebbe portare a cambiamenti epocali nel mondo del calcio, proprio come successe nel caso di Jean-Marc Bosman. Per il calciatore belga l'Unione europea decise, facendo scuola, di aprire al trasferimento gratuito dei giocatori al termine del contratto. «Andremo sicuramente in appello» ha assicurato il patron del Magonza, Harald Strutz secondo cui la vicenda «potrebbe avere conseguenze di vasta portata come la sentenza Bosman se la sentenza fosse confermata».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Marzo 2015, 11:31

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