Segnali di vita. A Sassuolo la Fiorentina si era sciolta dopo un primo tempo dignitoso. A Verona Pulgar e soci durano di più. Il 2-1 sull'Hellas è una boccata d'ossigeno che prescinde da quei temi resi secondari dalla classifica, in primis il gioco. La Fiorentina ne ha poco, e quel poco dipende da Vlahovic: buono il suo lavoro da boa, al Bentegodi, freddezza sul rigore, sponde preziose, il fallo da cui è originata la punizione ch'è alla base del raddoppio di Caceres. Per Vlahovic fanno 16 gol in campionato: ne aveva segnato uno nei primi 11 turni, da lì in poi ha graffiato in dodici partite su ventuno. La Fiorentina del Bentegodi ha continuato a soffrire in fase difensiva: Quarta, schierato al posto dello squalificato Milenkovic, spesso non ha saputo leggere i tagli degli esterni di Juric.
Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Aprile 2021, 23:06
© RIPRODUZIONE RISERVATA