Pasqualin: «Calciomercato? Triste a dirlo, ma siamo allo scambio di... figurine»

Pasqualin: «Calciomercato? Triste a dirlo, ma siamo allo scambio di... figurine»

di Marco Zorzo

Claudio Pasqualin, tra i procuratori più conosciuti ed esperti di calcio, il mercato sta per chiudere, però la crisi regna sovrana.
«Sì, purtroppo. Le ultime ore di mercato sono ancora più tristi delle ultime settimane. D’altronde, il Covid ha condizionato sia la scorsa stagione che questa attuale. E le trattative, praticamente inesistenti, sono lo specchio di una crisi non solo italiana ma pure mondiale. Ovviamente non ci sono idee, e soldi, per migliorare la rosa».
Quindi? 
«Beh, ovviamente si guarda solo alle plusvalenze. Come avevano fatto Juve e Barcellona in estate. E come hanno fatto nuovamente i bianconeri con il Genoa in questa sessione invernale. Prima a gennaio si puntava per migliorare l’organico. Adesso si guarda solo a mettere a posto il bilancio. Come dicono a Napoli: si va avanti sperando che la nottata possa passare in fretta. In pratica è uno scambio di figurine come si faceva da ragazzini...».
La speranza dei club in questo momento?
C’è chi si affida ai cosiddetti fondi. L’esempio nelle ultime ore è quello dello Spezia, che sta per essere acquisito da americani. E poi ci sono i diritti tv. Certo che la situazione, come detto, è quasi drammatica. Basti pensare allo scambio Dzeko-Sanchez praticamente saltato. Per una differenza di un mione e mezzo che l’Inter avrebbe dovuto pagare in più».
A proposito di Inter, Suning verso la cessione della società?
«Credo che dalla Cina le direttive sono state fin troppo chiare: vendere e farlo al più presto. Zhang non ha altra scelta».
Capitolo Milan: Donnarumma rinnoverà?
«Credo proprio di sì. Maldini troverà l’accordo con Raiola».
Scudetto, come vede la corsa Pasqualin?
«Naturalmente il Milan deve crederci, sino in fondo.

Anche se Inter e Juve sono due avvesari tostissimi e importanti. Poi l’Atalanta, nonostante il ko con la Lazio, la vedo bella pimpante. E occhio al Napoli. Le romane un attimo dietro. Però la lotta, come non mai, stavolta è proprio aperta. Quindi entusiasmante».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Febbraio 2021, 07:00

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