«Vincere la Champions League? Ovvio che possiamo farcela». Il successo con il Porto esalta Paulo Dybala, autore del gol su rigore che ha chiuso il discorso qualificazione permettendo ai bianconeri di staccare il pass per i quarti: «Adesso si sale di livello - spiega 'La Joyà - tutte le squadre giocano bene, attaccano e difendono con efficacia, si giocherà in stadi difficili: ma con la squadra che abbiamo non possiamo non pensare di arrivare in finale». Per l'avversaria dei quarti, Dybala ha le idee chiare, vuole evitare il Barcellona: «Come due anni fa, anche se non c'ero, preferisco affrontarli in partita secca». All'esuberanza dell'attaccante argentino fa da contraltare l'equilibrio di Allegri, che dopo aver fatto «i complimenti ai ragazzi per il passaggio del turno, che non era semplice», da perfezionista inizia a snocciolare gli aspetti da correggere. Partendo dalla «gestione della palla e del ritmo», specialmente dopo il gol realizzato: «Nel secondo tempo abbiamo fatto le cose a metà, rischiando di prendere gol e non è mai piacevole. Su questo dobbiamo lavorare». Sorride Allegri quando gli si fa notare che capitan Buffon, a fine partita, ha indicato nel Leicester la squadra da evitare - «Gigi è furbo eh?» il commento scherzoso del tecnico - diventando poi fatalista e affidandosi alla sorte per il sorteggio di venerdì: «Vediamo quale pallina verrà fuori, tanto se si vuole arrivare fino in fondo bisogna affrontare tutti».
Anche se l'obiettivo primario è già stato raggiunto dalla sua Juventus: «L'obiettivo era entrare nelle prime otto e ora che ce l'abbiamo fatta, dobbiamo essere bravi ad arrivare fino alla finale. Dai dubbi dei bianconeri sui prossimi avversari dei quarti di finale, a quelli di Espirito Santo, che ha visto il suo Porto in inferiorità numerica per quasi 110' sui 180' disputati in questi ottavi: »Senza dubbio le espulsioni nelle due partite ci hanno condizionato - spiega il tecnico dei portoghesi, pur senza recriminare sulle decisioni - oggi abbiamo giocato bene nel primo tempo, siamo stati solidi in difesa fino al 40'. Resta il dubbio di come poteva essere il nostro cammino senza le espulsioni, non abbiamo subito gol quando eravamo in parità numerica«.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Marzo 2017, 00:39
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