Olga Kharlan riammessa ai Mondiali di scherma dopo il rifiuto del saluto all'avversaria russa. E il Cio le regala le Olimpiadi 2024

La decisione è arrivata dopo una giornata di polemiche

Olga Kharlan riammessa ai Mondiali di scherma dopo il rifiuto del saluto all'avversaria russa. E il Cio le regala le Olimpiadi 2024

Dietrofront a Milano. Olga Kharlan sarà in gara domani nel tabellone di sciabola femminile a squadre. Dopo la squalifica comminata ieri per non aver salutato l'avversaria russa Anna Smirnova al termine della gara vinta nel torneo individuale, infatti, l'atleta ucraina è stata inserita nel tabellone del torneo a squadre: una decisione, quella di riammetterla ai mondiali, arrivata dopo una giornata di polemiche e che verrà spiegata in serata dalla FIE in una conferenza stampa. Ma non solo: l'atleta ucraina è stata ammessa direttamente alle Olimpiadi di Parigi 2024. A confermarlo è stata la stessa atleta: «La lettera con cui il presidente del CIO Bach mi ha confermato la qualificazione diretta alle Olimpiadi 2024? Ho pianto, non potevo crederci, ho pianto molto. Ero insieme al mio team, l'ho letta alla mia famiglia. È qualcosa di incredibile, sono davvero grata di questa opportunità». Dopo la squalifica nella prova individuale per il mancato saluto alla russa Smirnova e la seguente riammissione per la prova a squadre ai Mondiali in corso a Milano, infatti, il presidente del CIO ha inviato una lettera in cui garantisce la qualificazione diretta per la Kharlan alle Olimpiadi di Parigi nel 2024.

Kharlan-Smirnova, cosa è successo

Tutto ruota intorno al mancato saluto da parte di Kharlan nei confronti della Smirnova, dopo la sfida in cui l'ucraina si era imposta per 15-7, che ha generato uno scontro diventato presto anche politico. In mattinata, infatti, il tabellone aveva messo di fronte le due sfidanti. A differenza di quanto avvenuto ieri, quando l'ucraino Reizlin non aveva preso parte all'assalto contro il russo Anokhin, Kharlan ha deciso invece di scendere in pedana. Tutto è filato liscio durante la sfida, con il tifo sulle tribune anche del compagno dell'ucraina, l'italiano Luigi Samele. Concluso l'incontro, però, il fattaccio: Smirnova ha teso la mano per stringerla all'avversaria, mentre Kharlan ha esposto la sciabola senza contraccambiare il saluto formale (come era permesso nel protocollo Covid).

A quel punto è scattata la protesta della Smirnova, che è rimasta per 45 minuti immobile in pedana, andandosene solo dopo un colloquio con un delegato Fie. Al centro, infatti, c'è il regolamento della stessa federazione internazionale, che obbliga gli atleti al saluto al termine della gara. Sembrava tutto finito, tanto che il tabellone indicava già la sfida tra la Kharlan e la bulgara Ilieva. Pochi minuti prima di questo incontro, però, sullo stesso tabellone accanto al nome dell'ucraina è comparsa la scritta «esclusa», con la bulgara passata così al turno successivo. Un giallo che poi ha così spiegato la stessa Kharlan: «Mi ero già scaldata per il match successivo quando qualcuno è venuto da me e mi ha detto che volevano parlare. C'era il direttore del torneo e un arbitro, e mi hanno detto 'ti daranno un cartellino nero»', le sue parole. «Penso che abbiate visto tutto, l'unica cosa che non ho voluto fare era stringerle mano, ero convinta di avere questa possibilità. Le ho proposto di fare il saluto con la lama ma lei non voleva, e l'arbitro e qualcuno della direzione torneo mi hanno detto di andare via. È molto crudele per tutti, il sistema, questa federazione, sta uccidendo tutti, anche gli arbitri». Accuse indirizzate anche alla Fie, che prima dello scoppio della guerra era guidato dall'oligarca russo Usmanov (vicino a Putin) e ora ha al vertice il greco Katsiadakis, ex segretario generale dello stesso Usmanov. E non è mancato anche lo sfogo del compagno della sciabolatrice ucraina, Luigi Samele: «Oggi mi vergogno di far parte di questo sistema». «Il regolamento dice che alla fine del match gli atleti devono darsi la mano e salutarsi con l'arma. Il rifiuto di compiere uno di questi due gesti comporta la penalizzazione», ha invece spiegato il presidente della Fis e membro dell'Esecutivo Fie, Paolo Azzi. Il caso ha avuto risvolti anche politici. «Smirnova ha perso e ha deciso di giocare sporco: i russi si comportano così anche sul campo di battaglia», ha scritto il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba su Twitter. E sul tema è intervenuto anche Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky, che ha pubblicato una foto della Smirnova che posa sorridente con un soldato russo: «Come si può vedere, la schermitrice russa ammira apertamente l'esercito di Mosca che sta uccidendo gli ucraini e distruggendo le nostre città».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Luglio 2023, 20:17
© RIPRODUZIONE RISERVATA