Solarino è Lucia Bosé, nella serie su Miguel: «Una diva libera, ma fragile»

Solarino è Lucia Bosé, nella serie su Miguel: «Una diva libera, ma fragile»

di Paolo Travisi

La straordinaria vita di Miguel Bosé, attore e cantante spagnolo, nato dalla tormentata relazione tra il celebre torero Luis Miguel Dominguin e la sofisticata attrice, già Miss Italia, Lucia Bosè, raccontata nella serie tv, Bosé, da oggi su Paramount+. A interpretare l’artista, molto amato nei paesi latini e divenuto una star anche in Italia all’alba degli anni Ottanta, per le sue canzoni pop e il suo fascino misterioso, José Pastor e Iván Sánchez, in due momenti della vita, mentre Valeria Solarino è stata scelta nel ruolo dell’amata mamma, morta nel 2020.
Da ragazza seguiva Miguel Bosé?
«Mi divertivano molto i suoi show, la sua allegria e fantasia, lo vedevo come un personaggio al di là delle canzoni che comunque mi piacevano, anche se poi ho scoperto essere una persona molto tormentata».
Cosa ha scoperto che non conosceva?
«Nella sua biografia parla del rapporto con la madre, ma dal suo punto di vista, invece io ho letto quella di Lucia Bosé per entrare nel personaggio; ho scoperto un amore incredibile per i suoi figli, per suo marito, così forte da spingerla a rinunciare alla sua carriera. Quando lo conobbe stava girando un film in Spagna, e fu amore a prima vista; anche se si sono separati, in realtà lei si è sempre sentita legata a Dominguin».
Misurarsi con una diva, cosa ha significato per lei?
«Una sfida molto affascinante, la dimensione della Bosé che si vede nella serie è quella più intima e privata di una mamma; ho cercato foto, interviste, tutto quello che potevo per avvicinarmi a lei. Il mio intento era rappresentare la solitudine che ha sempre sentito, sin da bambina, quando durante i bombardamenti la famiglia si dimenticò di lei».
Che rapporto avevano madre e figlio?
«Molto stretto. Fu sua mamma a spingerlo verso lo spettacolo, infatti, fu scelto da Visconti, che era il suo padrino, per “Morte a Venezia”, ma suo padre non volle. Quando iniziò a cantare in Italia, Lucia Bosè era molto felice anche se lui si allontanò e tornò a vivere il senso di perdita».
Negli anni 80 fu una figura dirompente in Italia, cosa ha rappresentato per il nostro paese?
«Era un personaggio curioso che aveva fame di sperimentare, un uomo di grande libertà, che poi è quello che ha cercato nella sua vita».
Miguel Bosè è stato coinvolto nella serie?
«Sì, dagli sceneggiatori, e sta partecipando alla promozione in Messico dove vive, ma io non ho avuto contatti».
Recitare in spagnolo?
«È stata la prima volta, quando mi hanno scelta, l’ho imparato, ma nel doppiaggio non c’è la mia voce.

Spero quindi che si scelga di vederlo in lingua originale.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Novembre 2022, 06:35
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